Grants (Erc), Italia seconda solo a Germania per progetti finanziati (30) ma ne ospiterà appena 11

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Sono 313 i ricercatori, di 42 nazionalità, che hanno passato la dura selezione dell’European Research Council riuscendo ad aggiudicarsi i Consolidator Grants, finanziamenti dedicati a studiosi con almeno sette anni di esperienza post-dottorato, pensati per aiutarli a consolidare i loro team e a condurre ricerche pioneristiche. Il budget totale per questa tornata è di 632 mln di euro, nel quadro del nuovo programma Horizon Europe. Le 313 proposte premiate – il 66,5% firmate da ricercatori e il 35,5% da ricercatrici – sono state selezionate tra le 2.652 presentate (con un tasso di successo dell’11,8%). Ad aggiudicarsi il maggior numero di borse sono ricercatori di nazionalità tedesca (58), seguiti dagli italiani (30) e dai francesi (26). Il nostro Paese ospita però solo 11 progetti – tutti di italiani – piazzandosi all’undicesimo posto, distante dai risultati della Germania, prima in classifica con 61 progetti ospitati, seguita dal Regno Unito (41) e dalla Francia (29). Le strutture italiane coinvolte sono Politecnico di Milano (2 progetti), Università di Trento (2 progetti), Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia, CNR, Università di Brescia, Istituto Italiano di Tecnologia-IIT, Università di Bologna, Università Federico II di Napoli, Università di Milano. “Anche in tempi di crisi, conflitti e sofferenze, – ha commentato la presidente dell’ERC Maria Leptin – è nostro dovere mantenere la scienza in carreggiata e dare alle nostre menti più brillanti la libertà di esplorare le loro idee. Non sappiamo oggi come il loro lavoro possa rivoluzionare il domani: sappiamo che apriranno nuovi orizzonti, soddisferanno la nostra curiosità e molto probabilmente ci aiuteranno a prepararci per sfide future imprevedibili”.