Consolato italiano di San Paolo in Brasile, restyling per gli uffici

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In foto Filippo La Rosa

Il progetto di ristrutturazione del Consolato italiano a San Paolo del Brasile, di cui il Console generale Filippo La Rosa , nasce da un’esigenza operativa, e diventa un’opportunità per aggiornare gli spazi e offrire a San Paolo, alla sua comunità italiana e agli amanti dell’Italia, nonché al Sistema Italia, uno spazio che parla dell’Italia e racconta il design italiano attraverso un’esperienza quotidiana e tangibile del “vivere all’italiana”. La ristrutturazione è iniziata alla fine del 2019, in seguito alla necessità – ormai urgente – di aumentare gli spazi per servire il pubblico. In particolare, dopo aver sperimentato nel 2019 un aumento dell’offerta di passaporti (da 17.000 a 26.000 all’anno), cambiando – con le risorse già presenti – solo le procedure, si è sentitra la necessità di applicare questa stessa strategia al dipartimento della cittadinanza.

L’obiettivo era quello di creare spazi rinnovati che permettessero di concentrare il back office e il front office sullo stesso piano. Il progetto di Archea ha combinato la struttura originale dell’edificio, che è in cemento, con l’eleganza dell’acciaio corten e la tradizione del legno, per simboleggiare rispettivamente la concretezza della nostra presenza qui, l’industrialità e il know-how italiano e la ricchezza naturale del Brasile. Il legno utilizzato è rigorosamente di riforestazione, nel pieno rispetto dell’ambiente. Seguendo il progetto originale, i mobili scelti sono di esclusivo design italiano. Sedie di Moroso ed Edra, lampade di Flos e Henge e tende di Rossi adornano gli spazi aperti al pubblico, anche allo scopo di combattere la pirateria industriale, di cui l’Italia è frequente vittima. Il Consolato rinnovato si presenta ora come un nuovo spazio, al servizio della comunità italiana, ma anche delle nostre aziende. Gli spazi aperti al pubblico sono progettati per essere multifunzionali: la mattina sono dedicati ai servizi e il pomeriggio e la sera possono essere utilizzati per organizzare eventi culturali, commerciali e scientifico-tecnologici. I grandi spazi esterni del piano terra e del secondo mezzanino sono stati recuperati e integrati con l’interno, cambiando radicalmente il loro uso. Al piano terra, in particolare, lo spazio può essere utilizzato per eventi sociali.