Pnrr, focus su risorse e obiettivi alla PolìMiNa. Picierno: Snellire, troppe procedure

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in foto la vicepresidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno (Imagoeconomica)

“Il Dispositivo sulla Ripresa e la Resilienza presenta due novità rilevanti: attiva prestiti da un debito ‘comune’ europeo; individua i piani nazionali come contratti di performance e non come programmi di spesa. Questo significa che le tranche di pagamento da parte della Commissione avverranno sulla base del conseguimento degli obiettivi entro scadenza prestabilite e non sulla base della spesa effettivamente erogata”. Focus questa mattina alla Scuola di Politica PolìMiNa, nata sull’asse NapoliMilano per iniziativa della Fondazione Salvatore.
“Le caratteristiche finanziarie del PNRR – dicono gli organizzatori – sono, dunque, molto peculiari e fanno inquadrare i piani nella tipologia di fondi a gestione diretta dell’Europa. Tuttavia, con riferimento agli ambiti di intervento i Piani incrociano tipologie di investimento pubblico proprie anche dei fondi strutturali, e ne incroceranno anche temporalmente il nuovo periodo di programmazione 2021-2027. Ciò pone due domande cruciali sul tavolo: quale potrà e dovrà essere la complementarietà tra questi strumenti? Quanto è preparato il nostro Paese e la sua classe dirigente ad agire questi strumenti e dare attuazione al piano? Sono le domande su cui verterà l’incontro, e su cui, soprattutto, la politica e i partiti saranno chiamati a misurarsi nei prossimi mesi e nei prossimi anni”. All’evento ha partecipato anche la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno, che su Facebook ha poi condiviso una sua impressione sui lavori: “Bisogna ribadirlo con forza. Le risorse del Pnrr destinate al Mezzogiorno sono funzionali alla crescita di tutto il Paese. Non possono prevalere interessi di parte o legati a questioni territoriali. Finanziare e sviluppare progetti per il Sud rientra pienamente in una visione nazionale. Che il Mezzogiorno riduca sensibilmente il suo divario, serve ovviamente al Paese intero, e mi chiedo davvero quante volte ancora bisogna ripeterlo. Sicuramente le imprese hanno cognizione, più di tanto politici, di quanta parte del proprio mercato si concentra nel Sud Italia”. Di qui la Picierno ha aggiunto: “Come ha evidenziato il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ora la priorità deve essere quella di semplificare la macchina amministrativa, snellendo la burocrazia, per utilizzare i fondi europei ed evitare sprechi di risorse. Il rischio paventato dal Presidente dell’Anci, Antonio Decaro, non va sottovalutato: con troppe e diverse procedure, può diventare complicato utilizzare tutte le risorse entro il 2026. È su questi aspetti che deve concentrarsi il dibattito, alla larga da ogni strumentalizzazione. Riflessioni che ho condiviso oggi alla scuola politica PolìMiNa promossa dalla Fondazione Marco Salvatore, che ringrazio per l’attenzione seria e costante a questi temi”, ha concluso.