“Back at Work” potrebbe essere inteso come semplice slogan aziendale che accompagna i dipendenti al rientro in ufficio dopo una mesi pandemici di smart-working. Con il progetto “Back to work”, invece, Terna, grande operatore delle reti per il trasporto dell’energia, è andata oltre, scendendo in campo nell’economia circolare, settore in cui il nostro Paese è leader in Europa.
Con questa iniziativa, inaugurata nel dicembre 2021, il gruppo guidato dall’AD Stefano Donnarumma, in collaborazione con la ESO Società Benefit, prima organizzazione full-service per la gestione dei rifiuti in tutta Italia, ha voluto iniziare un percorso di recupero di DPI usati (indumenti, scarpe da lavoro ed elmetti) promuovendo comportamenti responsabili nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale ed economia circolare.
I DPI usurati vengono raccolti e inseriti in un percorso di riciclo: ad esempio, gli elmetti e gli indumenti, raccolti da ESO, vengono recuperati, mentre le scarpe sono sottoposte a processi di trattamento che le trasformano in Materia Prima Seconda (MPS). Il granulato di gomma prodotto dalle scarpe, invece, è destinato alla realizzazione di un progetto solidale finalizzato a produrre la pavimentazione dei parchi giochi per l’infanzia.
La circolarità, ovvero recuperare un rifiuto per creare nuova materia prima, è la filosofia alla base di “Back to Work”, avviato inizialmente dai Presidi di Sicurezza e Ambiente del Dipartimento Territoriale Centro e ora esteso su tutto il territorio nazionale. Con questo progetto, che coinvolge centinaia di dipendenti (in totale sono oltre 4.700, come riportato sul sito aziendale), Terna riesce a recuperare indumenti, scarpe ed elmetti usati per poi sottoporli a processi di recupero e riciclo.
Un bel lavoro di squadra che consente e consentirà a Terna di ottimizzare la raccolta differenziata in azienda, trasformare un rifiuto in nuova risorsa e, seppur in piccolo, contribuirà a promuovere buone pratiche di responsabilità sociale d’impresa e ad aiutare l’ambiente.