Gettare la plastica è criminale, Marevivo rilancia la petizione Salvamare: Anche il Papa è con noi

82

“Buttare via la plastica al mare è criminale, questo uccide la terra.  Dobbiamo tutelare la biodiversità, dobbiamo prenderci cura del Creato”. Queste le parole di Papa Francesco che, durante la trasmissione domenicale “Che tempo che  fa, torna a parlare di ambiente, fornendo uno spunto di riflessione sul dramma legato alla  quantità sempre maggiore di plastica presente in mare e sui danni provocati dall’inquinamento,  le cui conseguenze vanno a discapito dell’uomo e delle nuove generazioni. Marevivo, che dal 1985 lotta contro la plastica dispersa in mare, prende forza dalle parole di  Papa Francesco a supporto della sua mission e rinnova al Parlamento la richiesta  dellʼapprovazione urgente della Legge Salvamare, rilanciando la petizione che finora ha  raccolto oltre 55.000 firme e che vede sempre più persone unirsi allʼappello, insieme al mondo  del mare (Federazione del Mare, Assonave, Assoporti, Confindustria Nautica, Confitarma,  Federpesca, Lega Navale, Lega Italiana Vela, Stazione Zoologica Anton Dohrn e La Grande  Onda).
Ogni giorno 731 tonnellate di plastica entrano nel Mar Mediterraneo, trasformandosi in  microplastiche che finiscono sulle nostre spiagge, vengono ingerite dai pesci e arrivano nei  nostri piatti.
Per fermare questa assurdità Marevivo ha chiesto e ottenuto la Legge Salvamare, già  approvata dal Senato lo scorso 8 novembre 2021. Da allora la legge è ferma alla Camera dei  Deputati per un cavillo legislativo e, nel frattempo, sono finite in mare altre 61 mila tonnellate  di plastica!
È una situazione paradossale e inaccettabile. Non ci basta sapere che le microplastiche sono  arrivate dappertutto, nellʼaria che respiriamo, nellʼacqua che beviamo, nel cibo che mangiamo?  Addirittura sono state trovate nei tessuti della placenta umana.
La Legge Salvamare è uno strumento efficace e concreto che permetterebbe ai pescatori di  portare a terra la plastica recuperata con le reti. Attualmente, infatti, sono costretti a  ributtarla in mare perché altrimenti commetterebbero il reato di trasporto illecito di rifiuti e  dovrebbero pagare per il loro smaltimento.
Il provvedimento prevede, inoltre, lʼinstallazione di sistemi di raccolta alla foce dei fiumi per intercettare i rifiuti prima che arrivino in mare. E non solo: si occupa anche di educazione,  campagne di pulizia, dissalatori, inquinamento da microfibre e tanto altro!  Da oltre tre anni chiediamo che venga approvata subito, eppure continua a subire ritardi e  rinvii ingiustificati.