Ricerca, dal grafene anti-Covid all’acqua su Marte: un anno di scienza al Cnr

139
(foto da Adobe Stock gratis)

Sicurezza del cibo e il grafene contro il Sars-CoV-2, la decontaminazione delle acque reflue industriali, la rimozione e il recupero dei rifiuti marini, la prosecuzione degli studi sull’acqua su Marte, le infrastrutture per le scienze umane e il patrimonio culturale. Sono queste, secondo Dipartimenti del Cnr, le attività scientifiche e di ricerca più rilevanti condotte nel 2021. Sul fronte della salute la Scienza è scesa in campo per combattere il Covid con tutte le munizioni che ha a disposizione ed un team di ricercatori del Cnr ha studiato come usare il grafene contro Sars-CoV-2. Accendendo un faro sugli studi dedicate alla lotta alla pandemia, in una ricerca condotta dall’Istituto dei sistemi complessi (Isc) del Cnr, afferente al Dipartimento di scienze fisiche e tecnologie della materia, in collaborazione con il Policlinico Gemelli e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, è stata valutata la capacità di tessuti funzionalizzati con nano-foglietti di grafene G+, un grafene in nanofoglietti sintetizzato dalla ditta Directaplus, di interagire con il virus Sars-CoV-2 e di inibirne l’infettività. Il lavoro, pubblicato nel 2021 sulla rivista Iscience, ha dimostrato come tessuti di cotone o poliuretano, biocompatibili e utilizzabili per la produzione di dispositivi di protezione individuale, possono grazie al G+, limitare l’infezione da Sars-CoV-2, ma anche la proliferazione di batterie. L’azione del grafene si ipotizza sia dovuto a un legame idrofobico tra il carbonio del grafene, la membrana di rivestimento del virus e la membrana batterica. Di conseguenza, i microrganismi si trovano immobilizzati sul nanomateriale, la loro struttura viene danneggiata da questa interazione e la loro diffusione viene limitata. Il Cnr sottolinea che nello stesso lavoro, il derivato ossidato del grafene, l’ossido di grafene (GO), solubile in acqua, è stato utilizzato come possibile purificare acqua infettata con Sars-CoV-2 tramite co-precipitazione di GO e virus. Attualmente, nel gruppo dell’ Istituto dei sistemi complessi sono in corso ulteriori studi per sfruttare altre proprietà del grafene, come l’assorbimento di luce infrarossa per sterilizzare le superfici contaminate con Sars-CoV-2, per esempio quelle dei tessuti, o altri patogeni particolarmente pericolosi per l’uomo, come i batteri resistenti a terapie antibiotiche.