di Claudio Quintano*
L’altro ieri, il Presidente del Consiglio Mario Draghi, nella sua Conferenza Stampa di fine anno, ha conversato su temi che hanno bisogno di risposte urgenti per il Paese, in tempo di pandemia, come quello dei vaccini, della politica, dell’economia, ma anche sul suo futuro relativo al posizionamento di vertice sulla scena politica. Sollecitato da un serie di domande di giornalisti e testate della Comunicazione nazionale ed internazionale, utilizzando le sue doti di persona ordinata e pacata, ha implicitamente relazionato ed eccellentemente su quanto realizzato dal suo Governo. L’impostazione e la realizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è noto, quasi tutto dipendente dall’interlocuzione europea, appena pochi mesi fa posto all’attenzione di tutti i soggetti destinatari, nella fruizione e soprattutto nella elaborazione, affidato alla efficienza della moderna comunicazione che affianca accuratamente la pubblicità delle attività pubbliche riposta nei siti ministeriali , e alla diffusione prevista dalla interlocutori privilegiati e non. (Il testo del PNRR, di 269 pagine, fu reso disponibile il 23 febbraio 2021, dal sito del Governo, al link https://www.governo.it/sites/governo.it/files/PNRR_0.pdf).
Colgo l’occasione per ricordare, insieme, le bellissime parole che concludono la Premessa di Draghi, subito prima della apposizione della sua firma al Piano.
“ll PNRR è parte di una più ampia e ambiziosa strategia per l’ammodernamento del Paese. Il Governo intende aggiornare le strategie nazionali in tema di sviluppo e mobilità sostenibile; ambiente e clima; idrogeno; automotive; filiera della salute. L’Italia deve combinare immaginazione, capacità progettuale e concretezza, per consegnare alle prossime generazioni un Paese più moderno, all’interno di un’Europa più forte e solidale”.
L’altra mattina, quindi, dopo 10 mesi da quando ci ha portato a conoscenza il PNRR, il Presidente Draghi ha affermato “Quest’anno è stato un anno di grandi problemi e sfide ma gli italiani hanno reagito in maniera straordinaria» facendo ben capire «a quanto tengano alla stabilità politica” annunciando che tutti gli obiettivi del Piano sono stati raggiunti.
Dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (Misi), nello stesso giorno sul presto, Enrico Giovannini, in piena consonanza con Draghi, circa il successo del compimento delle fasi previste dalle procedure con quanto avrebbe affermato qualche ora dopo, ha reso noto, tramite sul sito del suo Ministero, due documenti e delle slides da cui emerge che ha rendicontato i compiti assegnatigli dal Consiglio dei Ministri e dal Parlamento, per la parte del PNRR, che riguarda il suo dicastero con accuratezza e precisione. La rapidità che caratterizza i tempi con cui raggiunge le varie quote calcolate sul pert che riguardano i traguardi e gli obiettivi per il 2021 e l’anticipo sui tempi di realizzazione delle incombenze del 2022, è coerente, ed era da aspettarselo, in quanto derivante dalla sua intensa visione di accelerare i tempi di diffusione e di realizzazione del vero e proprio “credo” della sostenibilità, una sorta di dichiarazione di “urgenza globale”, a 360 gradi nei campi di interesse dell’uomo ed a livello del globo intero. Tutto ciò in coerenza con quanto era emerso in grandi occasioni, ormai storiche, a partire da più di qualche decennio addietro, con la partecipazione alla Commissione Stiglitz, contribuendo a contestare l’azione che, da parte del Fondo Monetario si volesse guadagnare il “Washington consensus”. Di essa Giovannini fu artefice, coordinando uno dei tre gruppi di lavoro in cui si affermava chiaramente che” le analisi basate sulla metrica del Pil sono fuorvianti e inadeguate per analizzare il benessere e la qualità di vita delle persone” – nel mentre, sullo sfondo, lo stesso Joseph Stiglitz, insieme agli altri economisti, Amartya, Sen e Jean-Paul Fitoussi operava, plenariamente, in sintonia con il presidente Nicolas Sarkozy, tutti uniti nel lamentare ritardi, almeno di un decennio nella realizzazione una linea di portata mondiale che prendesse in seria considerazione di andare subito “oltre il PIL”.
A questo proposito, si vedano gli articoli, a cura dello scrivente, pubblicato su
ilsussidiario.net, del 28 agosto scorso RECOVERY/ Acconto Ue, misure e pianificazione: l’Italia ha già segnato 3 gol – Da Ferragosto l’Italia già dispone dell’acconto Ue del Recovery, ha avviato i primi provvedimenti 2021 e ha predisposto un innovativo “Piano Processo” di pianificazione del 14 ottobre scorso SOSTENIBILITÀ E PNRR/ Le 4 chiavi per una svolta green attenta non solo al Pil – Su infrastrutture e trasporti il ministro Giovannini gioca la partita della sostenibilità con una programmazione green che possa ridurre le disuguaglianze
e del 7 dicembre scorso, pubblicato proprio qui, su il denaro, La nascita e la diffusione del credo della sostenibilità è stata tardiva. Il cruccio del ministro Giovannini
Qui di seguito un esempio della rappresentazioni dei dati di processo derivanti dall’applicazione delle procedure di impegno delle spese e delle sue realizzazioni seguendo il ministro. Al rammarico del ritardo della introduzione della nuova programmazione della sostenibilità, il ministro Giovannini affianca la velocità di realizzazione dei piani
Il PNRR e Piano Complementare del Mims:
Risorse in complesso di competenza del Mims: 61,4€mld, risorse per investimenti, di cui 40,4€mld del PNRR e 21,0€mld del Piano Complementare (PC) + d.l. 59/2021, di cui oltre il 55% destinate al Sud e oltre il 70% per il contrasto al cambiamento climatico.
A che punto siamo: già raggiunti i traguardi e gli obiettivi 2021
Il Mims è responsabile di 53 traguardi e obiettivi da raggiungere entro il 2026, di cui 43 per investimenti e 10 per riforme. I 7 traguardi per il 2021 e i 2 previsti per il 2022 sono già stati raggiunti
Per gli investimenti, la maggior parte delle scadenze di competenza diretta è concentrata negli anni 2023, 2024 e 2026 (rispettivamente 11,12 e 18), mentre per le riforme le scadenze sono concentrate nel biennio 2021-2022, rispettivamente 5 nel 2021, 4 nel 2022 e una riforma nel 2024.
Missioni Risorse totali (€mld)
Digitalizzazione, innovazione e cultura 0,475
Rivoluzione verde e transizione ecologica 15,159
Infrastrutture per una mobilità sostenibile 41,872
Inclusione e coesione 3,863
Totale 61,369
Qui di seguito alcune classificazioni di investimenti e spese che sono riportate sul sito del Mims
Il PNRR e il PC: risorse suddivise per settore di investimento
61,4€mld
Totale Mims 36,6€mld Sviluppo rete ferroviaria (MISSIONE 3)
Rigenerazione urbana e housing sociale 5,2€mld MISSIONE 2.5
Trasporto rapido di massa 3,6€mld (MISSIONE 2)
Riqualificazioni parco mezzi 4,0 €mld (MISSIONI 2,3)
Infrastrutture idriche: potenziamento e gestione sostenibile 3,2€mld (MISSIONE 2)
Mobilità innovativa e sostenibile 3,2€mld (MISSIONI 1,2)
Potenziamento logistica, porti, aeroporti 3,4€mld (MISSIONE 3)
Rafforzamento sicurezza stradale1,4€mld (MISSIONE 3)
Sviluppo aree interne, ZES 0,9€mld (MISSIONE 5)
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Il PNRR e il PC: risorse suddivise per tipologia di investimento
Opere pubbliche 52,9€ mld (86.2%)
Infrastrutture ferroviarie – Infrastrutture idriche – Edilizia sociale e penitenziaria
Acquisti di beni e servizi 6,9 € mld (11,3%)
Acquisto autobus green – Rinnovo treni – Servizi di digitalizzazione del TPL
Contributi a imprese 1,6€ mld (2,5%)
Contributi per rinnovo navi Supporto filiera autobus elettrici – Digitalizzazione servizi aeroportuali
Il PNRR e il PC: risorse suddivise per soggetto attuatore *
Soggetto attuatore* Risorse (mld) Percentuali (%)
Rete Ferroviaria Italiana 35,0 57,0
Enti territoriali Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni 13,4 21,9
Concessionari e società di gestione Concessionari infrastrutture idriche, Società di gestione ferrovie regionali e servizi ferrovie storiche, ZES, ANAS e concessionari autostradali per sistema monitoraggio ponti e viadotti 7,0 11,4
Autorità di Sistema Portuale 3,0 4,9
Imprese e soggetti economici
Imprese logistica ferroviaria e navigazione, ENAV, soggetti filiera industriale autobus, soggetti economici di infrastrutture GNL 1,6 2,5
Provveditorati Opere Pubbliche Mims 1,4 2,3
Totale 61,4 100,0
*Include, tra gli altri, AV/AC al 2026 e 2030, Programmi ERTMS, nodi e direttrici, elettrificazione e resilienza al Sud, Piano stazioni al Sud. Fonte: elaborazione Mims su fondi PNRR e PC, incluso arrotondamento decimale in €mld. Dati aggiornati al 16 dicembre 2021.
*già Rettore dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope” (2010 – 2016)