Napoli, centro storico Unesco: bando per il recupero degli edifici privati

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Il Comune di Napoli ha pubblicato il bando di gara per l’affidamento del servizio di gestione del fondo di garanzia nell’ambito del progetto “Incentivi relativi agli interventi di recupero delle parti comuni degli edifici privati ricadenti nel centro storico sito Unesco”. Con determina dirigenziale è stata indetta la procedura di selezione del gestore del fondo di garanzia per l’accesso al credito bancario da parte di soggetti privati (condomini, proprietari, aventi titolo in genere) che vogliano realizzare interventi di manutenzione, recupero o trasformazione di facciate, coperture e spazi comuni di edifici localizzati nel centro storico. Il progetto è finanziato nell’ambito del “Patto per la Città di Napoli”, con risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc) 2014-2020. La procedura è rivolta a tutti gli operatori economici iscritti negli albi delle banche e degli intermediari finanziari e ad altri soggetti che possono esercitare in Italia attività bancaria ai sensi del Testo unico bancario.Il soggetto selezionato stipulerà un’apposita convenzione con il Comune di Napoli, della durata di 13 anni, per la gestione tecnica, amministrativa, finanziaria e contabile del fondo di garanzia, la cui dotazione iniziale, comprensiva dell’importo delle commissioni dei servizi di gestione al netto dell’Iva, è pari a 14.580.000 euro.
La finalità del Fondo, spiega una nota, “è facilitare l’accesso di privati al credito bancario a condizioni agevolate, attraverso la concessione di garanzie e contributi in conto interessi a copertura di finanziamenti a medio/lungo termine erogati da banche, intermediari finanziari. Inoltre, gli incentivi potranno essere utilizzati anche per sostenere i costi iniziali per la redazione del progetto e l’esecuzione dei lavori edilizi, nonché per avviare le eventuali attività propedeutiche per accedere alle detrazioni fiscali previste dalle discipline statali inerenti agli interventi di ristrutturazione, riduzione del rischio sismico, riqualificazione energetica, riduzione del rischio sismico con riqualificazione energetica e recupero-restauro delle facciate (Superbonus e altri). L’erogazione dei finanziamenti agevolati dal fondo consente, quindi, di promuovere un processo di riqualificazione del patrimonio edilizio del sito Unesco, che si estende su una superficie complessiva di 2.371 ettari con circa 13mila edifici a uso residenziale”.