Mafia: blitz a Gela, ‘Chiudi o ti uccidiamo’, costretto a chiudere per minacce boss

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Palermo, 1 dic. (Adnkronos) – Sono tre le ordinanze di applicazione della misura cautelare in carcere emesse dal Giudice per le Indagini preliminari presso in Tribunale di Caltanissetta nell’ambito dell’operazione antimafia eseguita questa mattina dalla Squadra mobile di Caltanissetta. Le misure sono a carico di tre gelesi: F.M di 51 anni, T.M di 50 anni e C.E. di 44 anni, a vario titolo indagati per i delitti di associazione per delinquere di tipo mafioso, in relazione alla loro appartenenza alla famiglia di “cosa nostra” operante in Gela, nonché di estorsione aggravata dal metodo mafioso. L’indagine, coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, ha avuto inizio nel luglio del 2019, ed “aveva come proprio iniziale focus investigativo la verifica della sussistenza di anomali rapporti tra due collaboratori di giustizia (anch’essi indagati nel presente procedimento), già appartenenti alla organizzazione cosa nostra e soggetti tuttora affiliati alla stessa operanti in Gela”. In particolare, una delle vittime, un negoziante è stato costretto a chiudere la sua attività dopo le ripetute minacce dei boss mafiosi.