Borse, avvio di seduta sulle montagne russe per Volkswagen

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Il Ftse Mib segna +0,41%, il Ftse Italia All-Share +0,38%, il Ftse Italia Mid Cap +0,13%, il Ftse Italia Star -0,01%. Mercati azionari europei in lieve ribasso: DAX -0,1%, CAC 40 -0,00%, FTSE 100 -0,2%, IBEX 35 -0,5%. Avvio di seduta sulle montagne russe per Volkswagen. Dopo pochi minuti di contrattazioni, il titolo della casa tedesca, che aveva aperto in rialzo dell’1% circa (105,4 euro il massimo toccato), ha invertito la rotta ed è sceso fino a 103,15 euro, in territorio negativo. Volkswagen – per bocca del nuovo presidente del consiglio di sorveglianza, Hans Dieter Poetsch – ha annunciato che ci vorrà tempo per fare chiarezza sullo scandalo riguardante le emissioni dei motori diesel. Ieri sera a Wall Street l’S&P 500 ha chiuso a +0,80%, il Nasdaq Composite a +0,90% e il Dow Jones Industrial a +0,73%. I future sui principali indici USA attualmente sono in calo dello 0,6-0,7 per cento. La borsa giapponese interrompe la striscia positiva. L’indice Nikkei 225 ha terminato a -0,99%. Sul fronte macro nella giornata va segnalato il calo a sorpresa del 5,7% (contro il progresso del 3,2% atteso dagli economisti) in agosto per gli ordinativi di macchinari industriali core (escludendo cioè quelli per la generazione elettrica e quelli navali). Riapre dopo una settimana (per la celebrazione della Festa Nazionale della Cina) Shanghai, recuperando i guadagni che gran parte delle borse mondiali hanno registrato nei giorni scorsi. L’indice CSI 300 termina a +2,92%. A Hong Kong l’Hang Seng segna al momento -0,9%. Euro in rialzo contro dollaro: EUR/USD al momento oscilla in area 1,1290 dopo aver toccato un massimo a 1,1309, livello più elevato dal 2 ottobre. Mercati obbligazionari europei positivi in avvio: il rendimento del BTP decennale cede 2 bp rispetto alla chiusura precedente all’1,69%, quello del Bund scende di 4 bp allo 0,57%. Lo spread è quindi in rialzo di 2 bp 112 (fonte: MTS). FCA (+2,2%) in rialzo dopo l’accordo preliminare raggiunto con il sindacato americano UAW (United Auto Workers) sul rinnovo del contratto di lavoro quadriennale. L’accordo dovrà però essere ratificato domani pomeriggio dal consiglio UAW di Chrysler. E’ stato comunque evitato lo sciopero annunciato l’altro ieri da UAW. Bene il lusso con Moncler (+1,4%), Yoox NAP (+1,8%) e Luxottica (+0,9%). In controtendenza Salvatore Ferragamo (-1,2%) reduce dal rally di ieri. Arretra Prysmian (-1,3% a 19,32 euro) dopo che JP Morgan ha tagliato il target price del titolo a 18,70 euro da 20,50 e ha confermato il giudizio NEUTRAL.

Borse asiatiche

Riaprono dopo una settimana (per la celebrazione della Festa Nazionale della Cina) Shanghai e Shenzhen, e lo fanno in rally, recuperando i guadagni che gran parte delle Borse globali hanno registrato nei giorni scorsi. Shanghai Composite, Shenzhen Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 scambiano per gran parte della seduta con guadagni del 3-4% dopo che mercoledì a Wall Street i principali indici avevano segnato apprezzamenti di poco inferiori al punto percentuale. Il rally, però, non è il tema di giornata per i listini asiatici, che già avevano recuperato terreno quando quelli cinesi erano chiusi e, non a caso, l’indice Msci Asia-Pacific (Giappone escluso), che aveva toccato i massimi da fine agosto nella precedente seduta, è in moderato declino. Il dollaro si indebolisce nei confronti di gran parte delle valute, mentre il petrolio riprende a guadagnare dopo che un dato Usa su scorte superiori alle attese aveva fermato il suo rally. A Tokyo, il Nikkei 225 chiude in perdita dello 0,99% dopo la seduta in altalena di mercoledì (in cui aveva comunque chiuso con un progresso dell’1%), in seguito all’ennesima conferma delle politiche monetarie da parte della Bank of Japan (BoJ). Sul fronte macro nella giornata va segnalato il calo a sorpresa del 5,7% (contro il progresso del 3,2% atteso dagli economisti) in agosto per gli ordinativi di macchinari industriali core (escludendo cioè quelli per la generazione elettrica e quelli navali). Come Tokyo, anche Hong Kong, che già aveva guadagnato nei giorni scorsi (la sua celebrazione della Festa Nazionale si era limitata a una sola seduta), vede l’Hang Seng perdere significativamente terreno soprattutto al traino di titoli energetici come PetroChina e China Shenhua Energy, che con un balzo del 9% avevano contribuito al rally del 3,13% segnato mercoledì dall’indice. Sydney continua invece nella sua striscia positiva di quattro sedute, anche se la giornata è in altalena e il progresso dell’S&P/ASX 200 si limita allo 0,24% in chiusura degli scambi. I prezzi di minerale di ferro, rame e oro hanno recuperato terreno in overnight, e per questo sull’indice sono soprattutto i minerari a guadagnare (Bhp Billiton oltre il 3% e Rio Tinto poco meno del 2%). Seduta positiva anche per i titoli del settore energy. Nella giornata sono stati fermati gli scambi su Macquarie Group e Australia and New Zealand Banking Group (Anz), quando guadagnavano l’1,08% e lo 0,76% rispettivamente, prima dell’annuncio della vendita di Esanda, divisione di Anz attiva nei prestiti per autoveicoli e macchinari. Macquarie l’ha rilevata, battendo la concorrenza di Carlyle e della cinese Hna Group, per 8,2 miliardi di dollari australiani (pari a oltre 5,2 miliardi di euro), debito incluso. Il Kospi di Seoul segna invece un progresso dello 0,68% a fine seduta.

Borsa Usa

A New York i principali indici hanno chiuso la seduta in rialzo grazie alle ottime performance del settore farmaceutico e del comparto legato alle risorse di base. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,73%, l’S&P 500 lo 0,8% e il Nasdaq Composite lo 0,9%. Tra i singoli titoli Adobe Systems -5,28%. Il creatore di Photoshop ha fornito un outlook per l’esercizio fiscale 2016 deludente. L’utile per azione adjusted è atteso a 2,70 dollari contro i 3,21 dollari del consensus di FactSet. Yum! Brands -18,84%. Il proprietario delle catene Pizza Hut, Taco Bell e Kfc ha annunciato una trimestrale inferiore alle attese. Nel terzo trimestre l’utile per azione si è attestato a un dollaro su ricavi per 3,43 miliardi. Gli analisti avevano previsto un Eps di 1, 06 dollari su ricavi per 3,67 miliardi. Twitter +8%. Il principe saudita Alwaleed bin Talal ha incrementato la partecipazione nel social network oltre la soglia del 5% del capitale. Constellation Brands +2,38%. Il gruppo delle bevande alcoliche ha annunciato dei risultati trimestrali in crescita. Nel secondo trimestre l’utile è aumentato del 50% a 302 milioni di dollari mentre i ricavi sono saliti dell’8% a 1,73 miliardi. Escluse le poste straordinarie l’utile per azione si è attestato a 1,56 dollari contro i 1,32 dollari indicati dal consensus. Monsanto +0,67%. Il colosso delle biotecnologie agrarie ha chiuso il quarto trimestre con una perdita di 495 milioni di dollari, in aumento rispetto al rosso di 156 milioni dello stesso periodo di un anno prima. Su base adjusted la perdita per azione si è attestata a 0,19 dollari, ben al di sopra rispetto ai 2 centesimi indicati dal consensus. I ricavi sono diminuiti a 2,4 miliardi da 2,6 miliardi (consensus 2,8 miliardi). La società ha annunciato un programma di riduzione dei costi che prevede anche la riduzione di 2.600 posti di lavoro nei prossimi 18-24 mesi. Previsto un piano di acquisto di azioni proprie per 3 miliardi di dollari. GoPro -4,31%. Il titolo del produttore di microcamere indossabili ha toccato il nuovo minimo storico a 27,52 dollari. Pure Storage -5,71% al debutto. Il titolo della start-up attiva nello storage dei dati è stato collocato a 17 dollari per azione per una valorizzazione complessiva di circa 3,1 miliardi di dollari. Dall’Ipo la società ha raccolto 425 milioni di dollari.

Europa

Le principali Borse europee dopo un avvio in leggero rialzo hanno invertito la rotta e ora sono sotto la parità. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,2%, il Cac40 di Parigi lo 0,23%, il Ftse100 di Londra lo 0,21% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,5%. In Germania il surplus della bilancia commerciale ad agosto si e’ attestato a 19,6 miliardi di euro, dai 22,4 di luglio, risultando inferiore alle attese degli economisti, che avevano previsto un avanzo pari a 22,5 miliardi di euro. L’Ufficio Federale di Statistica (Destatis) ha inoltre riportato che le esportazioni sono diminuite del 5,2% rispetto ad agosto 2014 e le importazioni del 3,1% nello stesso periodo. Tra i singoli titoli Lufthansa +3%. RBC ha alzato il rating sul titolo della compagnia ae rea tedesca a sector perform da underperform. Deutsche Bank -2%. La banca tedesca prevede di registrare nel terzo trimestre un rosso monstre di 6,2 miliardi di euro. Perdite che sarebbero dovute a 5,8 miliardi di euro di svalutazioni sulle attività di investment banking e sulla dismissione di Postbank. Il colosso tedesco ha anche accantonato ulteriori 1,2 miliardi di euro nel trimestre nelle sue riserve per contenziosi legali. Deutsche Bank potrebbe cancellare il pagamento della cedola annuale. La presentazione dei risultati relativi al terzo trimestre è prevista per il prossimo 29 ottobre. Air France-KLM +0,7%. La compagnia aerea franco-belga ha annunciato di aver trasportato nel mese di settembre 8,254 milioni di passeggeri, il 21,2% in più rispetto ad un anno prima. SabMiller -0,2%. Il colosso della birra ha respinto anche la terza offerta presentata dalla rivale Anheuser-Busch InBev (Ab InBev), dopo che le due precedenti erano state discusse senza renderle pubbliche. Ab InBev aveva messo sul piatto mercoledì 42,15 sterline per azione, per una valutazione di 68,2 miliardi di sterline (pari a oltre 92 miliardi di euro).

Italia

Ieri Piazza Affari ha chiuso ancora in rialzo (Ftse Mib +0,92% a 22.182 punti) dopo la brillante performance di martedì. Gli acquisti si erano visti in mattinata sulle Borse asiatiche dopo l’accordo di libero scambio firmato tra Stati Uniti e i Paesi del Pacifico, un’area commerciale che copre il 40% del Pil mondiale. Segnali deludenti sono giunti dalla Germania: ad agosto gli ordini di fabbrica sono scesi dell’1,8% mentre gli analisti indicavano un aumento dello 0,5%. Nel pomeriggio il Fmi ha rivisto al ribasso dello 0,2% le stime di crescita globale per il 2015 e il 2016, portandole rispettivamente al +3,1% e al +3,6%. Secondo il Fmi il calo dei prezzi delle materie prime e la volatilità dei mercati finanziari pesano sulla crescita, soprattutto per i Paesi emergenti.


I dati macro attesi oggi

Giovedì 8 ottobre 2015

01:50 GIA Ordinativi di macchinari ago;

01:50 GIA Bilancia partite correnti ago;

03:45 CINA Indice Markit PMI servizi set;

07:00 GIA Bollettino mensile BoJ;

07:00 GIA Indice Econonomy Watchers set;

08:00 GER Bilancia commerciale destag. ago;

13:00 GB Riunione BoE; 13:30 EUR Verbali BCE;

14:30 USA Richieste settimanali sussidi disoccupazione;

15:30 USA Intervento Bullard (Fed);

19:00 USA Intervento Kocherlakota (Fed);

20:00 USA Verbali FOMC (Fed);

21:30 USA Intervento Williams (Fed).