A Paolo Ascierto e al Comitato Peppe Diana il premio Ferdinando Palasciano

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In foto Paolo Ascierto

E’ Paolo Antonio Ascierto, oncologo dell’Istituto Nazionale Tumori della “Fondazione G. Pascale” di Napoli, il vincitore della sezione medico scientifica del Premio Ferdinando Palasciano (non assegnato nel 2020 a causa della pandemia). Per la sezione dell’impegno sociale il riconoscimento è stato assegnato al Comitato don Peppe Diana. “Il premio al professor Paolo Antonio Ascierto – si legge nella nota diffusa dai promotori – vuole essere un riconoscimento per il contributo scientifico offerto nella ricerca della terapia di contrasto alla SARS-CoV-2 (Covid-19), mentre quello al Comitato don Peppe Diana va inteso come attenzione ai temi dell’antimafia sociale, quella che vede tutti impegnati a dare il proprio contributo quotidiano per costruire una società più giusta”.

Riconoscimento alle personalità esemplari del Mezzogiorno
L’Associazione “F. Palasciano” ogni anno conferisce il “Premio Nazionale Ferdinando Palasciano”, giunto quest’anno alla 23^ edizione, “a personalità o istituzioni distintesi, nell’ambito del proprio settore di attività, per aver contribuito alla crescita del territorio, con particolare attenzione al Sud, costituendo nel contempo un esempio e un modello sostenibile di crescita e di sviluppo”. Lo dimostra il lungo elenco dei premiati negli anni, come il premio conferito a Corrado Lembo, Procuratore della Repubblica per il suo impegno nella lotta al crimine organizzato, a Carlo Borgomeo per lo sviluppo delle infrastrutture sociali nel Meridione, a Massimo Bray per la difesa dell’ambiente e del bene comune nella “vicenda” Carditello, a Mauro Felicori per i risultati ottenuti nella valorizzazione della Reggia di Caserta e di Terra di Lavoro, a Luigi Nicolais per la gestione del Real Sito di Carditello, che ha coinvolto tante realtà culturali ed economiche del territorio.
Nella cerimonia di conferimento dei riconoscimenti, che avrà luogo nel Museo Campano di Capua il prossimo 27 novembre alle ore 9,30, sarà anche ricordato l’impegno di tutto il personale medico e paramedico che ha combattuto la pandemia da Covid-19.
Il “Premio Anna Maria De Sipio per l’Oncologia”, che tradizionalmente è sostenuto dalla famiglia Citarella-De Sipio, da quest’anno si trasforma in un sostegno ad una famiglia impegnata nella cura di pazienti affetti da patologie neoplastiche con particolare attenzione ai minori.
Così come l’azione benefica, da parte della famiglia Addelio-De Cecio, sarà destinata al sostegno della Onlus “A.C.P.H.”, Associazione Capuana dei Portatori Handicap.