Le borse dell’area Asia-Pacifico positive sui massimi da due settimane

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Il Ftse Mib segna -0,37%, il Ftse Italia All-Share -0,32%, il Ftse Italia Mid Cap -0,04%, il Ftse Italia Star -0,07%. Mercati azionari europei in flessione: DAX -0,6%, CAC 40 -0,3%, FTSE 100 -0,5%, IBEX 35 -0,2%. Ieri sera a Wall Street l’S&P 500 ha chiuso a +1,83%, il Nasdaq Composite a +1,56% e il Dow Jones Industrial a +1,85%. I future sui principali indici USA attualmente sono in ribasso dello 0,4-0,5 per cento circa. Borsa giapponese in ulteriore progresso. L’indice Nikkei 225 ha terminato a +1,00%. Ad alimentare l’ottimismo dei mercati è sempre più la convinzione che la Federal Reserve non avvierà la politica di rialzo dei tassi quest’anno, mentre Shanghai è rimasta chiusa anche oggi per festività (riaprirà solo giovedì prossimo), a Hong Kong l’indice Hang Seng al momento fa segnare -0,2%. Euro stabile contro dollaro rispetto ai livelli di ieri pomeriggio ma in recupero dai minimi di inizio mattinata a 1,1170 circa: EUR/USD al momento oscilla in area 1,1210. Mercati obbligazionari europei in lieve calo in avvio: il rendimento del BTP decennale sale di 3 bp rispetto alla chiusura precedente all’1,67%, quello del Bund si incrementa di 2 bp allo 0,57%. Lo spread è quindi in rialzo di 1 bp a 110.

Borse asiatiche

Le borse dell’area Asia-Pacifico sono positive sui massimi da due settimane sostenute dalla prospettiva di un rinvio dell’aumento dei tassi americani e anche da un rimbalzo nei prezzi del petrolio dopo i deboli dati sugli occupati Usa. Confermando il buon avvio di settimana, l’indice MSCI, che non comprende Tokyo, alle 8,35 guadagna lo 0,4% dopo aver toccato i massimi dal 18 settembre. L’indice giapponese Nikkei ha chiuso in rialzo dell’1% a 18.186,10 punti. Il più ampio indice Topix ha chiuso a +0,81% a 1.475,84 punti. Il mercato giapponese è aiutato dall’accordo TPP tra i 12 paesi dell’area del Pacifico, inclusi Usa e Canada, per il commercio. Segnali di rimbalzo per i prezzi delle materie prime, sotto pressione per i timori di un rallentamento globale. Il Brent mostra un rialzo dello 0,4% a 49,42 dollari al barile dopo essere salito del 2,3% grazie al rally della benzina negli Usa e alla disponibilità della Russia a discutere con gli altri grandi produttori sulle condizioni del mercato. SYDNEY nel giorno in cui la banca centrale ha confermato i tassi di interesse ha chiuso in rialzo dello 0,33% guidata da banche e minerari ma sotto i massimi di seduta a causa di prese di profitto nelle tlc e su titoli industriali. SHANGAI resta ancora chiusa per festività fino al 7 ottobre mentre HONG KONG ha mantenuto di poco il segno positivo in chiusura, +0,1% la variazione dell’indice, aiutata dai rialzi dei titoli del settore dei casinò, Sands China salita fino del 7%, Galaxy Entertainment +4.4% e Wynn Macau +6,2%. Brillante Prada che sale del 4% circa. In evidenza Galaxy Entertainment in rialzo sopra il 5%, Sands China che ha sfiorato il 6% e Li & Fung che avanza del 4,5%. Il settore finanziario ha preso coraggio dall’allontanarsi di una prospettiva di aumento dei tassi americani quest’anno. TAIWAN è in rialzo dello 0,5%, mentre SEUL ha chiuso con un progresso dello 0,6% sostenuta dagli acquisti su Samsung Electronics che pesa per il 13% dall’intera capitalizzazione del mercato, salita del 3,2% in vista della guidance per il terzo trimestre. Negative Hyundai Motor Co, in calo del 3,7% e la sua affiliata Kia Motors, calata del 3,2%.

Borsa Usa

A Wall Street volano General Electric e Caterpillar, molto bene anche Cisco Systems e Devon Energy. Sul Nasdaq guadagno a doppia cifra per Micron Tech. I rialzi hanno riguardato in particolare i titoli minerari e quelli legati all’energia. Glencore, il colosso anglo-svizzero, ieri, sulla Borsa di Londra ha guadagnato il 21%, rispetto ad una settimana fa, quando il titolo perse il 31% in una sola seduta il recupero è risultato del 67,59%! Che cosa sta accadendo alla società che, di fatto, “fa il prezzo” dello zinco e del rame sui mercati mondiali? Si rincorrono le voci più disparate. Sulla Borsa di Hong Kong Glencore nella notte era arrivato a guadagnare il 72%, le autorità di controllo della Borsa londinese hanno chiesto lumi ai massimi dirigenti della multinazionale, sentendosi però rispondere che loro “non ne sapevano nulla e nulla avevano da comunicare”. Intanto Wall Street ha visto i titoli del comparto minerario impennarsi, Caterpillar ha avuto un grande balzo, secondo soltanto a General Electric che ha beneficiato della notizia che il fondo Trian Fund Management di Nelson Peltz ha acquistato 98,5 milioni di azioni (cioè l’1% del capitale) per un investimento pari a 2,5 miliardi di dollari. Poco variato il prezzo dell’oro che continua a mantenersi intorno ai 1.135 dollari per oncia, mentre si è apprezzato il dollaro tornato nuovamente sotto quota 1,12 rispetto all’euro. Dow Jones (+1,85%) nell’Olimpo General Electric (+5,30%) e Caterpillar (+5,30%), molto bene anche Cisco Systems (+4,23%). Soltanto Nike (-0,75%) termina in rosso. S&P500 (+1,83%) altro grande balzo per Devon Energy (+5,40%), quarto rialzo di fila per Kinder Morgan (+4,45%), bene infine Hewlett Packard (+4,26%). Sul fondo Biogen Idec (-1,31%) in una giornata non positiva per il comparto biotech, scendono anche Eli Lilly (-1,09%) e Baxter Intern. (-0,75%). Nasdaq (+1,56%) rialzo a doppia cifra per Micron Tech (+10,43%), gran rimbalzo per Mattel (+8,48%) e sale ancora Netflix (+4,84%) In calo Biomarin Pharma (-2,72%), Skyworks Solutions (-2,61%) e Avago Tech (-1,71%).

Europa

Inizio di settimana positivo per le Borse europee, ieri, che hanno chiuso la prima seduta settimanale in deciso rialzo, in scia ai forti guadagni dei listini asiatici. Gli investitori hanno ritrovato l’ottimismo dopo sedute difficili, con la prospettiva di un rinvio di un rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve dopo i deboli dati sul mercato del lavoro americano, usciti venerdì pomeriggio. A fine giornata Francoforte ha incassato un rialzo del 2,74% terminando in area 9814 punti, seguita a ruota da Londra in progresso del 2,57%. Le migliori del Vecchio continente però sono state Madrid e Parigi che hanno guadagnato oltre 3 punti percentuali. Dal fronte macro l’indice Sentix, che misura la fiducia degli investitori dell’Eurozona, è scivolato a ottobre a 11,6 punti rispetto ai 13,6 punti del mese precedente, mentre le vendite al dettaglio nell’Eurozona ha registrato una variazione nulla ad agosto rispetto al mese precedente e un +2,3% a livello tendenziale.

Italia

Giornata decisamente positiva alla Borsa di Milano, ieri. La prima seduta di settimana si è chiusa con un +2,73% per il Ftse Mib, toccando quota 21980.08 punti. Al momento della scrittura la Borsa italiana appare sotto la parità. Robusta correzione per Saipem (-4,8%) dopo il +10,48% messo a segno ieri in scia alle indiscrezioni su riassetto societario con ingresso della Cdp, aumento di capitale e ristrutturazione debito. Debole anche Eni (-1,3%) con il leggero ritracciamento del petrolio. Sotto la parità Telecom Italia (-0,9%) dopo che dal sito della SEC, l’Autorità di vigilanza dei mercati americani, è emerso che il gruppo francese Vivendi ha incrementato la partecipazione in Telecom al 19,88% del capitale dal precedente 15,5%, confermando le indiscrezioni circolate sin dalla fine della scorsa settimana. Positiva Mediaset (+0,9% a 4,55 euro): Barclays migliora la raccomandazione sul titolo a BUY e alza il target a 5,10 euro. Bene il settore lusso con Tod’s (+0,7%), Salvatore Ferragamo (+0,4%) e Moleskine (+0,3%), probabilmente incoraggiate dagli spiragli di miglioramento del quadro macroeconomico globale. L’ad di UnipolSai (+0,8%), Carlo Cimbri, ha dichiarato a MF che il dividend yield all’8% sarà confermato anche per l’esercizio 2015.


I dati macro attesi oggi

Martedì 6 ottobre 2015

CINA Mercati chiusi per festività;

08:00 GER Ordini all’industria ago;

09:00 EUR Riunione Ecofin;

14:30 USA Bilancia commerciale ago;

19:00 EUR Intervento Draghi (BCE);

23:30 USA Intervento Williams (Fed).