Il cavallino Ferrari scalda i muscoli in vista dell’Ipo

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La Borsa italiana appare in progresso stamane: il Ftse Mib segna +1,10%, il Ftse Italia All-Share +1,09%, il Ftse Italia Mid Cap +1,03%, il Ftse Italia Star +1,00%. I Mercati azionari europei sono in netto rialzo: DAX +1,2%, CAC 40 +1,5%, FTSE 100 +1,5%, IBEX 35 +1,5%. L’Euro è stabile contro dollaro sui livelli di ieri sera: EUR/USD al momento oscilla in area 1,1160. Mercati obbligazionari europei poco mossi in avvio: il rendimento del BTP decennale sale di 1 bp rispetto alla chiusura precedente all’1,73%, e anche quello del Bund si incrementa di 1 bp allo 0,60%. Lo spread è quindi stabile a 113 bp (fonte: MTS). Ieri sera a Wall Street l’indice S&P 500 ha chiuso a +1,91%, il Nasdaq Composite a +2,28% e il Dow Jones Industrial a +1,47%. I future sui principali indici USA attualmente sono in rialzo dell’1 per cento circa. Borsa giapponese ancora in progresso dopo il rimbalzo della seduta precedente. L’indice Nikkei 225 ha terminato a +1,92% (ieri +2,70%). Mercati azionari cinesi oggi chiusi per festività.

Borse asiatiche

Parte bene il nuovo trimestre per i mercati asiatici, dopo che il precedente ha conquistato in non invidiabile record di peggiore dallo scoppio della crisi finanziaria nel 2008. Mentre le piazze cinesi, Hong Kong compresa, restano chiuse per festività, le performance dei listini del continente seguono il rally segnato da Wall Street nella seduta di mercoledì (il Nasdaq è stato il migliore dei tre principali indici Usa, guadagnando oltre il 2%), nonostante i dati macroeconomici in arrivo da Pechino continuino a non regalare particolare ottimismo. L’indice Pmi manifatturiero ufficiale cinese rimane sotto alla soglia di 50 punti che separa crescita da contrazione anche in settembre, segnando un modesto progresso a 49,8 punti contro i 49,7 punti di agosto, lettura più debole degli ultimi tre anni. Il dato è comunque migliore dei 49,6 punti del consensus. La lettura finale relativa allo scorso mese del Purchasing Managers’ Index (Pmi) elaborato da Markit/Caixin indica invece un ulteriore declino a 47,2 punti, livello più basso in sei anni e mezzo, contro 47,3 punti di agosto ma meglio rispetto ai 47 punti della lettura preliminare e in linea con il consensus. Seconda seduta consecutiva in rally per Tokyo, con il Nikkei 225 che, dopo avere guadagnato il 2,70% mercoledì, segna un progresso dell’1,92% al traino di titoli di peso per l’indice come SoftBank, Fanuc e Fast Retailing (in crescita del 3-4%). Continua a perdere invece (oltre il 3%) Japan Tobacco che già nella precedente seduta aveva lasciato il 7% sul listino dopo che Reynolds American aveva annunciato la cessione al gruppo giapponese per 5 miliardi di dollari del brand Natural American Spirit. Per gli analisti il prezzo dell’acquisizione è eccessivo. Sul fronte macro, l’indice Tankan, stilato trimestralmente tra 10.500 aziende dalla Bank of Japan, segna nel terzo trimestre un declino a 12 punti, tornando al livello segnato nel quarto trimestre 2014 e nel primo periodo di quest’anno, contro i 15 dei precedenti tre mesi e i 13 punti attesi dagli economisti. La lettura finale dell’indice Pmi stilato da Markit/Nikkei evidenzia invece un calo a 51,0 punti contro i 51,7 punti di agosto (51,2 in luglio, 50,1 in giugno e 50,9 in maggio). Il dato è però leggermente migliore rispetto ai 50,9 punti della lettura preliminare che era anche il valore del consensus.

Borsa Usa

A New York i principali indici hanno chiuso la seduta in deciso rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato l’1,47%, l’S&P 500 l’1,91% e il Nasdaq Composite il 2,28%. Il listino tecnologico ha interrotto una serie negativa lunga sei sedute. Nel mese di settembre il Dow Jones ha lasciato sul terreno l’1,5%, l’S&P 500 il 2,6% e il Nasdaq Composite il 3,3%. Decisamente negativo il bilancio del trimestre luglio-settembre: il Dow Jones registra un -7,6%, l’S&P 500 un -6,9% e il Nasdaq Composite un -7,4%. La stima ADP (National Employment Report) sul mondo del lavoro ha evidenziato, nel mese di settembre una crescita di 200 mila nuovi impieghi. Il dato è risultato superiore alle attese degli addetti ai lavori che si aspettavano un incremento di 194 mila posti di lavoro e in crescita rispetto alla rilevazione precedente pari a 186 mila unità, rivisto da 190 mila. L’Indice PMI Chicago (attività manifatturiera) è peggiorato nel mese di settembre scivolando a 48,7 punti da 54,4 punti. La rilevazione è risultata inferiore alle attese degli addetti ai lavori, fissate su un indice pari a 53 punti e segnala che l’economia del Midwest rallenta per la quinta volta quest’anno. Sul fronte societario Advance Auto Parts +11,14%. L’hedge fund Starboard Value ha acquistato il 3,7% del capitale del rivenditore di componenti per auto. Pfizer +1,22%. Il colosso farmaceutico ha migliorato l’outlook per il 2015. L’utile per azione adjusted è ora atteso tra 2,04 e 2,10 dollari per azione contro i 2,01-2,07 dollari della precedente guidance. Western Digital +15,35%. La società cinese di information technology Unisplendour ha annunciato l’acquisto di azioni del produttore di hard disk di nuova emissione a 92 ,50 dollari per azione pari ad un controvalore di 3,78 miliardi di dollari), un prezzo decisamente superiore rispetto alla quotazioni del titolo. Ralph Lauren +13,52%. Il gruppo di abbigliamento ha annunciato le dimissioni del fondatore dell’azienda dalla carica di amministratore delegato. Il nuovo Ceo sarà Stefan Larsson. Crocs -7,25%. Il produttore di scarpe ha rivisto al ribasso le stime sui ricavi per il terzo trimestre a 270-280 milioni di dollari contro i 280-290 milioni previsti in precedenza. Synaptics +27,31%. Secondo Bloomberg, il produttore di touchscreen avrebbe ricevuto e rifiutato una offerta di acquisto avanzata da una società cinese.

Europa

Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in rialzo in vista della pubblicazione degli indici Pmi manifatturieri della zona euro. Il Dax30 di Francoforte guadagna l’1%, il Cac40 di Parigi l’1,4%, il Ftse100 di Londra l’1,2% e l’Ibex35 di Madrid l’1,3%. Sul fronte societario brilla il comparto auto. Tra i singoli titoli Altice -5%. La casa madre di Numericable-SFR ha lanciato un aumento di capitale da 1,8 miliardi di euro per finanziare l’acquisto dell’operatore via cavo americano Cablevision. K+S +5%. Secondo indiscrezioni, Potash potrebbe alzare l’offerta per l’acquisto del gruppo chimico tedesco. Deutsche Boerse +5%. Barclays ha alzato il rating sul titolo dell’operatore di borsa a overweight da underweight. Scout 24 +0,5%. Il titolo del sito specializzato negli annunci di vendita debutta oggi a Francoforte a 30 euro per azione. Engie -0,5%. Il gruppo energetico ha abbassato le stime 2015. Il risultato netto “core” è atteso ora tra 2,75 e 3,05 miliardi di euro contro i 2,85-3,15 miliardi previsti in precedenza.

Italia

A Piazza Affari ieri il Ftse Mib ha segnato in chiusura un sostanzioso rialzo del 2,74% a quota 21.294 punti. Nell’ultima seduta di settembre i mercati europei si sono mossi in buon progresso sostenuti dal settore auto e da quello bancario. Un’importante sponda è arrivata poi dalla svalutazione dell’euro in scia al ritorno delle pressioni deflattive per l’Eurozona. L’indice dei prezzi al consumo è tornato in territorio negativo a settembre (-0,1% a/a rispetto alla variazione nulla attesa e al +0,1% precedente). Riscontri che hanno alimentato nuovamente le attese di potenziamento del QE da parte della Bce, che potrebbe essere annunciato già nei prossimi meeting. La buona intonazione del settore auto ha trainato FCA, tra i migliori performer sul listino milanese con un balzo del 4,78% a 11,61 euro. Il settore ha cavalcato il varo di stimoli al settore auto da parte di Pechino con il dimezzamento dell’IVA sugli acquisti di veicoli a media-bassa cilindrata (sotto i 1.600 cc). Il titolo del Lingotto ha cavalcato anche le attese per l’imminente avvio dell’Ipo di Ferrari. Giornata molto positiva anche per Stmicroelectronics (+4,63% a 6,09 euro), tra i titoli maggiormente sensibili alla svalutazione dell’euro contro il dollaro. Acquisti sostenuti anche su Enel Green Power (+4,06%) che ha annunciato la cessione degli asset portoghesi per 900 mln di euro. Molto bene anche la controllante Enel (+3,2%). Oggi FCA (+4,3%) appare in ulteriore netto rialzo dopo il progresso di ieri sempre in scia alle indiscrezioni relative al collocamento Ferrari. Secondo Bloomberg, le richieste per le azioni potrebbero superare di 10 volte l’offerta. L’IPO del cavallino dovrebbe partire domani. Sul mercato finirà il 10% del capitale. Ferrari è valutata complessivamente 10 miliardi di euro. In rialzo Mediaset (+3%) dopo il perfezionamento del closing dell’acquisizione dell’80% del capitale di Monradio Srl, a cui fa capo l’emittente radiofonica R101, da Mondadori (+0,2%) per un corrispettivo di 36,8 milioni di euro. Inoltre da ieri è operativo l’accordo con Telecom Italia (+0,1%) che consente ai clienti Tim consumer, che hanno una connessione Adsl o fibra, di accedere alla programmazione televisiva Premium Online. Ben comprata Buzzi Unicem (+2,4% a 15,30 euro) dopo che JP Morgan ha confermato la raccomandazione OVERWEIGHT e alzato il target price a 19 euro da 17 euro. Acquisti su BIM (+3,3%) dopo che la controllante Veneto Banca ha comunicato che non è arrivato l’ok della BCE alla vendita del 51,4% di BIM alla Cordata con cui era stato concluso il contratto di compravendita. Veneto Banca ha quindi deciso di “riavviare i contatti con potenziali acquirenti sia a livello nazionale che internazionale” a fronte di “rinnovate manifestazioni di interesse da parte di importanti operatori del settore”. Netto calo per RCS MediaGroup (-4,9%) dopo che il cda di ieri ha deciso di prendere altri giorni di tempo per la chiusura delle trattative con Mondadori per la vendita di RCS Libri, dato che permangono “punti ancora aperti”. RCS sta tentando, mediante cessione di partecipazioni e conseguente abbattimento del debito, di evitare un aumento di capitale da 200 milioni di euro.


I dati macro attesi oggi

Giovedì 1° ottobre 2015

CINA e Hong Kong Mercati chiusi per festività;

01:50 GIA Rapporto Tankan T3;

03:00 CINA Indice PMI manifatturiero set;

03:00 CINA Indice PMI non manifatturiero set;

03:35 GIA Indice PMI manifatturiero (finale) set;

03:45 CINA Indice PMI manifatturiero Caixin (finale) set;

03:45 CINA Indice PMI servizi Caixin set;

09:15 SPA Indice PMI manifatturiero set;

09:45 ITA Indice PMI manifatturiero set;

09:50 FRA Indice PMI manifatturiero (finale) set;

09:55 GER Indice PMI manifatturiero (finale) set;

10:00 EUR Indice PMI manifatturiero (finale) set;

10:30 GB Indice PMI manifatturiero set;

14:30 USA Richieste settimanali sussidi disoccupazione;

15:45 USA Indice Markit PMI manifatturiero (finale) set;

16:00 USA Indice ISM manifatturiero set;

16:00 USA Spesa in costruzioni ago.