Israele, nuovo telescopio spaziale: per “Officina Stellare” commessa da 1 milione di dollari

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OFFICINA STELLARE INDUSTRIA AEROSPAZIALE TELESCOPIO OSSERVAZIONE STELLE ASTRI

Continua l’espansione nel mondo dei prodotti aereospaziali Made in Italy. La società vicentina Officina Stellare, che è in primissima fila nella progettazione e produzione di strumentazione opto-meccanica di eccellenza nei settori dell’aerospazio, della ricerca e della difesa, ha siglato con la società israeliana Isi ImageSat International un contratto del valore di 1 milione di dollari per la fornitura di un payload ottico multispettrale ad altissima risoluzione, operante nelle lunghezze d’onda del visibile e vicino infrarosso, destinato ad operare dall’orbita bassa (Leo). Il telescopio spaziale di Officina Stellare garantirà una Gs (Ground sampled distance) con una precisione come se fosse a mezzo metro da terra. Il dispositivo – che sarà consegnato verso la fine del 2022 – è destinato alla ripresa (e fornitura di montagne di dati ricavabili dalle immagini) ad altissima risoluzione della superficie terrestre dall’orbita bassa. Si tratta di un sistema di imaging orbitale destinato a un innovativo insieme di servizi di monitoraggio e intelligence che l’azienda israeliana offrirà ai propri utenti, inaugurando una nuova gamma di prodotti all’interno della sua proposta. Isi è un’azienda che parte di un gruppo che gestisce satelliti per l’osservazione della Terra ad altissima risoluzione, fornendo servizi, con capacità di intelligence mission-critical a governi, istituzioni, organizzazioni di difesa e sicurezza e clienti commerciali in tutto il mondo. Officina Stellare, con un fatturato di oltre 8 milioni di euro circa ed una quarantina di dipendenti, ha incrementato il suo fatturato in un anno del 112%. L’azienda, che ha sede a Sarcedo, in provincia di Vicenza, oltre ad essere impegnata in progetti di sperimentazione e ricerca nell’ambito spaziale annovera fra i suoi clienti istituti di ricerca e università prestigiose, agenzie Spaziali, player corporate e governativi del mercato aerospaziale e della Difesa, sia livello nazionale che internazionale.

La storia dell’azienda vicentina nasce con due appassionati di astronomia, Giovanni Dal Lago e Gino Bucciol che, da totali autodidatti, decidono di partire nel 2001 con una loro impresa a Thiene, Astrotech, con l’obiettivo di importare e vendere materiale astronomico. Dal Lago, nei primi anni, in parallelo all’azienda, porta avanti anche la sua attività originaria: quella di collaboratore di riviste di astronomia italiane e internazionali fino a quando, nel 2008, decide di dedicarsi anche alla costruzione di telescopi insieme al suo socio. Grazie alla qualità e alle configurazioni ottiche particolari le creazioni della piccola azienda vicentina arrivano all’attenzione dei tecnici della Nasa. L’ente aereospaziale americano acquista un suo telescopio ed affida in seguito ad Astrotech anche la commessa di un telescopio per un aereo 747 di esplorazione del suolo. Nel 2009 Astrotech realizza una joint-venture con Auriga, la più importante società italiana specializzata nella distribuzione di prodotti per astronomia e viene costituita Officina Stellare. E così un terzo socio, Riccardo Gianni, anche lui appassionato di astronomia, entra a far parte della società veneta. Nel 2012 viene acquisito un laboratorio ottico il cui fondatore, Fabio Rubeo, entra a far parte come quarto membro della compagine societaria. La mossa rispondeva ad un preciso fabbisogno strategico per non dover più dipendere per la fornitura di componenti ottiche per la costruzione dei telescopi da aziende tedesche e russe. Con questa incorporazione di competenze anche sul versante dell’ottica, l’azienda diventa così una realtà quasi unica nel panorama europeo. Officina Stellare è oggi una delle prime aziende al mondo ad aver raggiunto il livello TRL 9 (Technology Readiness Level) nel suo settore, aprendo con successo la strada dell’industrializzazione delle grandi costellazioni di satelliti per l’osservazione della Terra ad alta risoluzione.