Scienza, algoritmi e sciami robotici per applicazioni a prova di hacker

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in foto il ricercatore del Mit, Eduardo Castello’ Ferrer (foto da video YouTube pubblicato su pagina www.eduardocastello.com)

Un nuovo algoritmo potrebbe aiutare gli sciami robotici a raggiungere gli obiettivi di una missione senza compromettere i dati sensibili. Il metodo potrebbe rivelarsi utile per applicazioni future in cui la sicurezza gioca un ruolo cruciale. A svilupparlo sono stati i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ed i risultati dei test sono stati pubblicati dall’American Association for the Advancement of Science (AAAS). La robotica degli sciami e’ un approccio al coordinamento di piu’ robot, cioe’ un sistema costituito da un gran numero di macchine ispirato al comportamento degli insetti sociali, come api e formiche. L’attuale mancanza di standard di sicurezza nella robotica degli sciami ne ostacola l’adozione in aree di applicazione con dati sensibili, come quelle militari o di sorveglianza. I test hanno dimostrato che anche un piccolo numero di robot difettosi può mettere a repentaglio la missione di uno sciame, per cui un hacker potrebbe estrapolare credenziali di sicurezza e dati critici sull’operazione dello sciame da robot rotti o manomettere un robot per diffondere informazioni errate all’interno dello sciame. Per prevenire potenziali manipolazioni da parte di terzi, Eduardo Castello’ Ferrer e i suoi colleghi del MIT hanno introdotto un metodo per incapsulare missioni robotiche cooperative in una struttura di dati del computer nota come albero di Merkle. Utilizzando questo metodo, gli operatori umani possono fornire il “progetto” della missione dello sciame senza divulgare dati grezzi, ovvero la verifica dei dati puo’ essere separata dal set di dati stesso. Sia nelle simulazioni che negli esperimenti del mondo reale, sciami di robot “e-puck” hanno cooperato con successo per completare le missioni assegnategli nei test con labirinti, senza avere una conoscenza esplicita degli obiettivi di alto livello della missione, come la posizione di ingresso o uscita del labirinto.