Antichi Scenari, dal 1° agosto nei Campi Flegrei al via il festival di danza a zero impatto ambientale

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La danza a Napoli e provincia si fa itinerante e sostenibile con la terza edizione del festival “Antichi Scenari”. Il primo appuntamento è domenica 1° agosto e si andrà avanti fino al 19 settembre sotto la sapiente direzione artistica di Carmine Borrino e Veronica Grossi con il riconoscimento del Ministero della Cultura. “Antichi Scenari” è un festival multidisciplinare volto a dare importanza al panorama campano della danza contemporanea che si è distinta negli anni per innovatività e qualità artistica. Gli spettacoli sono previsti in diverse cornici di grande suggestione tra il Tempio di Serapide, l’Area Urbana/Tempio di Nettuno e gli Scavi Archeologici di Cuma. Le compagnie ospitate saranno ArtGarageDanceCo, Compagnia Malaorcula, Cornelia e Funa, Borderline danza, Arb Dance Company, Akerusia Danza, Arabesque, Interno5. Una miscellanea di contenuti ed artisti nel panorama mozzafiato della provincia napoletana con i Campi Flegrei a farla da padrona! La vera particolarità del festival “Antichi Scenari” è tuttavia lo zero impatto ambientale, con gli spettacoli che andranno in scena all’alba e al tramonto, a seconda delle esigenze artistiche dei singoli spettacoli, senza elettricità e tecnologia, affidandosi completamente alla sola forza eloquente degli attori, alla potenza espressiva dei danzatori, al suono non amplificato della musica. La condirettrice Veronica Grossi spiega come “l’associazione Luna Nova con questo progetto vuole valorizzare non solo gli artisti e le compagnie campane che si sono affermate a livello nazionale e internazionale ma soprattutto un patrimonio non delocalizzabile e legarlo strettamente alla crescita del turismo d’arte, come turismo consapevole, con servizi dedicati, stimolo all’imprenditorialità del settore, attraverso la costituzione ed organizzazione di reti e alla messa a disposizione di competenze tecniche, risorse finanziarie e strumentali.” E con queste premesse si è stilato un calendario ricco e per tutte le esigenze, con la terza attesissima edizione al via proprio domenica alle 19.30 al Tempio di Serapide con “Scappanapoli”, in scena con la Compagnia Malaorcula nella regia di Manuela Barbato, le coreografie di Marcella Martusciello e la musica Live dei “44 quartet”. Qui la regista, non nuova a sperimentazioni di successo in questi ultimi anni, ha voluto descrivere la città di Napoli libera da ogni definizione, che scivola, corre, fugge dalle briglie e si rivela nella sua bellezza di gioia e tormento. L’appuntamento del 5 agosto sarà alle 19.30 nell’area urbana delle Terme di Nettuno con “Dance Pattern”, allestita dalle compagnie Cornelia e Funa nella performance direction di Nyko Piscopo e Sara Lupoli e le musiche dal vivo di Valerio Middione. “Dance Pattern” è un format di danza contemporanea che lavora sul concetto di improvvisazione e instant composition attraverso l’interpretazione in danza e in suono di partiture coreografiche e musicali.
Con questo titolo, la performance costituisce un esperimento creativo che si basa sull’ esigenza di innescare nuove forme drammaturgiche in divenire e in dialogo con le diverse modalità con cui il corpo si relaziona allo spazio, all’ altro e a se stesso. Il 7 ed 8 agosto si tornerà, sempre alle 19.30, al Tempio di Serapide con “Silence music of life” dell’artgaragedanceCO con le coreografie di Emma Cianchi, molto nota anche all’estero ed in lungo e largo per la penisola per la sua cifra stilistica trasversali a tutte le arti. “Silence music of life”, con cui la coreografa è stata ospitata in numerosi festival e rassegne, vede i danzatori e il suono diventare parte di un unico processo creativo in divenire, in bilico tra live-performance e installazione. L’appuntamento del 12 agosto rivedrà protagoniste le Terme di Nettuno dalle 19.30 con “Sharing is Caring” della Compagnia Nuovo Collettivo e le coreografie di Ginevra Cecere.

Stessa location e stesso orario scelti anche per la rappresentazione del 29 agosto con “Funamboli/ Higt wiew walks” appannaggio di Akerusia Danza, con interprete e scrittura corporea di Fabrizio Varriale, la drammaturgia di Massimo Finelli e l’ideazione di Elena D’Aguanno, coreografa sempre molto apprezzata. Qui in “Funamboli/ Higt wiew walks” si assisterà ad una messa in scena dell’audacia, della solitudine, ma allo stesso tempo del gesto, dell’eleganza, la ricerca quasi esasperata di un equilibrio, di una volontà e di una forza interiore tali da superare difficoltà e imprevisti. Il 5 settembre con “Nea Gynaika”, una performance itinerante di musica, danza e prosa ideata ancora da Emma Cianchi, ci si trasferirà agli Scavi archeologici di Cuma sin dalle 18, con i testi di Manuela Barbato e le coreografie a dieci mani di Nicolas Capitello, Antonio Colandrea, Elena D’Aguanno, Macia del Prete e Claudio Malangone in un percorso storico narrato con parole e danza con i magnifici interpreti delle compagnie Artgarage, Akerusia danza, Borderline danza e Cornelia. Qui la luce naturale del tramonto svela il femminile e attraverso i testi dell’ispiratissima Manuela Barbato lo spettatore sarà accompagnato in un intreccio narrativo di storie millenarie, leggende, scienza e filosofia per dare vita e voce all’universo femminile. Il 12 settembre alle 19, alle Terme di Nettuno, andrà in scena “Le citta invisibili” dell’ARB Dance Company di Annamaria di Maio e le coreografie di Roberta de Rosa. Questo lavoro nasce dal desiderio di raccontare quello che si crede sia necessario fare per non lasciare che l’invisibile ci sfugga: lavorare su noi stessi, spostando la nostra attenzione da fuori a dentro. Si informa che, nel rispetto delle disposizioni anti-Covidi l posto unico di ogni biglietto è di 7€ ma per info e prenotazioni si suggerisce di scrivere all’indirizzo e-mail della manifestazione lunanova.arte@gmail.com .