Regione, ecco il nuovo piano rifiuti: per attuarlo servono 600 milioni

66

La Regione Campania ha definito il nuovo piano per affrontare l’emergenza riguardante lo smaltimento delle ecoballe. Il piano verra’ presentato al Governo, e l’Esecutivo lo sottoporra’ poi all’attenzione della Commissione europea. Costo dell’operazione 600 milioni di euro a carico del Governo. La Regione conta di chiudere entro una decina di giorni con la Presidenza del Consiglio l’accordo per il finanziamento, con l’obiettivo di inserire il protocollo all’interno del masterplan per il rilancio del Sud proposto da Renzi, ed ottenere subito un impegno di cassa di almeno 150 milioni. “Non abbiamo un piano B e il governo deve finanziare quest’operazione“, dice il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Dopo la sentenza della Corte di Giustizia europea che ha condannato l’Italia per la gestione dei rifiuti ad una multa di 20 milioni, aggravata dal peso di dover pagare 120mila euro al giorno finche’ non si rimuovono le ecoballe e si affronti definitivamente la gestione del ciclo dei rifiuti, la Regione punta ad accelerare i tempi. “Questa mattina – aggiunge in conferenza stampa il governatore De Luca, affiancato dal suo vice con delega all’Ambiente, Fulvio Bonavitacolacominciamo una lunga marcia per risolvere definitivamente il problema in tre anni“. La soluzione individuata fa a meno di nuovi inceneritori e nuove discariche. “Per un motivo funzionale e di merito“, spiega il governatore. “Non ho preclusioni ideologiche, ma un nuovo termovalorizzatore costerebbe circa 350 milioni di euro ed entrerebbe in funzione non prima di 4 anni: con questi tempi impiegheremo 20 anni per smaltire le 5,6 milioni di ecoballe.”

Mai più rifiuti indifferenziati

Sulle discariche De Luca aggiunge: “Neanche una tonnellata di rifiuti che gira in Regione dev’essere indifferenziata. Tutti i rifiuti devono essere prima trattati e inertizzati e, per rendere credibile il rifiuto di aprire nuove discariche, dobbiamo dire dove mettere anche il materiale inerte. Penso – prosegue – che una parte puo’ essere collocata nelle cave non piu’ in funzione“. Per quanto le riguarda lo smaltimento delle ecoballe, il piano della Regione prevede che un terzo venga smaltito fuori regione, (“il governatore della Toscana ha gia’ dato la disponibilita’ per ulteriori 100 mila tonnellate“, ha detto ancora il governatore); per un terzo negli impianti Stir di Tufino e Giugliano (per quest’ultimo impianto si pensa ad una destinazione unicamente dedicata allo smaltimento delle ecoballe); per un terzo nello Stir di Caivano. Per tutti e tre gli Stir si prevede un potenziamento degli impianti attraverso l’utilizzo di fondi nazionali. “Nel nuovo piano regionale sui rifiuti – continua De Luca – diventa essenziale anche la costruzione di 3-4 siti di compostaggio, da individuare magari in aree industriali dismesse. Per questi impianti, da realizzare sul modello Salerno, quindi senza immissioni in atmosfera, potremmo impiegare un centinaio di milioni di fondi europei“.

Chi sostiene i costi dello smaltimento

De Luca aggiunge poi che e’ necessario stabilire con certezza la proprieta’ delle ecoballe per stabilire chi debba poi sostenere i costi dello smaltimento. “In questi anni – ha detto – e’ cresciuto un contenzioso e un groviglio amministrativo inimmaginabile. Ecco perche’ e’ necessario stabilire di chi sia la competenza fino al 2005 e post 2005. Per quest’ultimo periodo governato da un commissario penso che la competenza sia pubblica, e se verra’ accertato che Fibe, la societa’ concessionaria, e’ proprietaria, sara’ la Fibe che dovra’ sostenere i costi di smaltimento“. Nel piano della gestione dei rifiuti la Regione punta a coinvolgere anche i Comuni tramite propri rappresentanti, Legambiente, e altre associazioni riconosciute sul territorio per la difesa dell’ambiente, affinche’ possano seguirne l’iter. De Luca ricorda poi il protocollo di legalita’ con il presidente dell’Anticorruzione Cantone e l’Anac, non solo per i rifiuti, ma per il trattamento delle acque, e la sanita’, aggiungendo che per accelerare i tempi si potrebbe pensare anche ad un bando per la rimozione dei rifiuti con imprese private, “se c’e’ la garanzia dell’Anticorruzione e la certezza su come e dove vengano smaltiti i rifiuti“.

Roghi tossici

Ai cronisti che gli chiedono quale soluzione la Regione intende adottare per fronteggiare i roghi tossici, che nonostante il decreto sulla terra dei fuochi, continuano, De Luca ha risponde: “Intanto e’ necessario proseguire con lo svuotamento del campo rom di Giugliano per prosciugare le fonti che danno luoghi a questi fuochi. Di roghi ho parlato anche con il ministro Alfano, e col Viminale siamo impegnati a monitorare il territorio, anche con droni, con l’impiego dei lavoratori dei Consorzi di bacino, per avere cosi’ un controllo quasi militare del territorio“.

Regione, De Luca: Stop inceneritori e discariche. Smaltiremo ecoballe all’estero e in impianti Stir

[iframe width=”560″ height=”315″ src=”https://www.youtube.com/embed/0HOND6uP4xg” frameborder=”0″ allowfullscreen ]