28^ Giornata di Serie A
Stadio: Olimpico di Roma
Marcatori (Assist): 27’ Mertens, 34’ Mertens (Politano)
ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Cristante, Ibañez; Karsdorp, Lo. Pellegrini (83′ Kumbulla), Diawara (67′ Villar), Spinazzola; Pedro (67′ Carles Perez), El Shaarawy; Dzeko (67′ Borja Mayoral)
NAPOLI (4-2-3-1): Ospina; Hysaj, Maksimovic (86′ Manolas), Koulibaly, Mario Rui; Fabian Ruiz, Demme; Politano (73′ Lozano), Zielinski (73′ Elmas), Insigne (86′ Bakayoko); Mertens (66′ Osimhen)
La sosta nazionale arriva in un momento decisamente scomodo per il Napoli: quinto risultato utile consecutivo, quattro vittorie nelle ultime 5, due cleansheet contro Roma e Milan. Sono forti i segnali di ripresa, tuttavia la squadra è costretta a fermarsi in attesa di fronteggiare il Crotone il 3 aprile.
Gli azzurri approcciano alla perfezione il match contro un avversario tutt’altro che docile, dominandolo per larghi tratti, specialmente nel corso del primo tempo.
In apertura è il Napoli a controllare maggiormente la sfera ed a costringere i capitolini nella propria area di rigore, grazie ad un forcing dal ritmo sostenuto. La Roma regge inizialmente bene l’offensiva azzurra, ma già dal 20’ minuto mostra grossi segni di cedimento: Cristante sbaglia l’appoggio in costruzione e regala palla ad Insigne, che serve Zielinski in area di rigore, la diagonale del polacco termina clamorosamente a lato. Qualche minuto più tardi Mertens sbaglia un controllo su un lancio in profondità, ponendo fine ad una promettente azione che avrebbe potuto far male ai padroni di casa, sbilanciati in avanti. Al 27’ Il belga si fa perdonare per l’errore: con una pennellata su punizione batte Pau Lopez (non perfetto) e porta il Napoli in vantaggio. La Roma accusa il colpo e si abbassa, Insigne dalla fascia premia l’ottimo taglio di Politano in area di rigore, il numero 21 serve di testa Mertens, completamente solo all’altezza del dischetto, che ribadisce in rete e sigla la sua personale doppietta. Goal numero 100 in serie A per “Ciro”.
Al 37’ la Roma crea la sua prima palla goal: sugli sviluppi di un corner, Koulibaly allontana di testa il pallone, che viene raccolto da Pedro e smistato per Karsdorp, che crossa al centro e trova la grande girata di Cristante, Ospina risponde presente con un buon riflesso una conclusione velenosa, seppure non angolata.
In seguito al primo squillo dei padroni di casa si chiude un primo tempo dominato interamente dagli azzurri, avanti di due lunghezze nate da un notevole 60% possesso palla, che ha lasciato agli avversari una sola reale occasione per riaprire il match.
Nella ripresa le due squadre invertono i ruoli, con la Roma che si rende pericolosa a più riprese, schiacciando il Napoli: al 58’ Pedro spreca, calciando alto, una sponda di Dzeko in area di rigore; al 61’ Pellegrini colpisce clamorosamente il palo in seguito ad un errore in uscita degli azzurri, che anche oggi rischiano di farsi male da soli a causa del loro nemico più grande: la mai perfezionata costruzione dal basso.
Gattuso chiama Osimhen dalla panchina, in modo da alzare la squadra ed allentare la pressione capitolina: la mossa premia il mister e la Roma non riuscirà a stanare il Napoli, che ottiene tre punti fondamentali per proseguire con convinzione la corsa alla Champions League.
Gattuso ed i suoi ragazzi sono ora i principali artefici del loro destino, bisognerà dare continuità a questi risultati vincendo con il Crotone e cercando di fare punti nel recupero con la Juventus, in un finale di stagione che promette spettacolo fino all’ultimo match.