Muore in carcere a 79 anni Raffaele Cutolo: fondò la Nuova camorra organizzata

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in foto Raffaele Cutolo

Il boss della camorra, Raffaele Cutolo è morto oggi nel reparto sanitario del carcere di Parma.
Fondatore e capo della nuova camorra organizzata, Raffaele Cutolo è morto a 79 anni. Licenza elementare ma soprannominato ‘O Professore dai suoi compagni di carcere, perché l’unico tra di loro capace di leggere e scrivere, era nato il 20 novembre del 1941 ad Ottaviano (Napoli) e lì, a 22 anni, commise il suo primo omicidio, uccidendo in una rissa un ragazzo colpevole di aver fatto apprezzamenti nei confronti della sorella. Un reato per cui verrà condannato all’ergastolo, pena ridotta in appello a 24 anni di reclusione, che comincia a scontare presso il carcere di Poggioreale per poi essere scarcerato per decorrenza dei termini. Ma quando la Cassazione conferma la condanna, si dà alla latitanza fino al 25 marzo 1971, quando venne nuovamente arrestato e condotto nel carcere di Poggioreale. La “Nuova Camorra Organizzata” (Nco) sembrerebbe sia nata durante la detenzione a Poggioreale. Un’organizzazione piramidale e paramilitare, al cui vertice c’è solo Raffaele Cutolo detto ‘Vangelo’, con una base di giovani reclutati nel sottoproletariato. Rimane a Poggioreale sino al maggio del 1977 quando la Corte d’Appello riconosce al boss l’infermità mentale, disponendone il ricovero in un istituto psichiatrico: dal monastero di Sant’Eframo Nuovo a Napoli viene trasferito nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa. Da lì riuscirà ad evadere il 5 febbraio del 1978 grazie ad una carica di nitroglicerina piazzata all’esterno dell’edificio che squarcerà le mura. Nel corso della latitanza avvia rapporti con la malavita pugliese, con la ‘ndrangheta, con le bande lombarde di Renato Vallanzasca e con Francis Turatello per il commercio della cocaina e per la piazza romana con la Banda della Magliana. Il terremoto dell’Irpinia del 1980 sarà il terreno per fare soldi con gli appalti della ricostruzione. Non esiterà a fare fuori il sindaco di Pagani Marcello Torre, colpevole di aver bloccato l’assegnazione di un appalto ad una ditta collegata con la Nco. La popolarità della sua nuova organizzazione cresce. “Dicono che ho organizzato la nuova Camorra – dirà allo storico e politico Isaia Sales – Se fare del bene, aiutare i deboli, far rispettare i più elementari valori e diritti umani che vengono quotidianamente calpestati dai potenti e ricchi e se riscattare la dignità di un popolo e desiderare interamente un senso vero di giustizia, rischiando la propria vita per tutto questo, per la società vuol dire camorra, allora ben mi sta quest’ennesima etichetta”.