Siccome il Diario Liberale vuole essere imparziale, oggi difende il legittimo diritto dei parlamentari di cambiare idea

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Fonte Pixabay

Di politica non si ama parlare per non schierarsi. È un atteggiamento pavido e sbagliato perché dalla politica dipende la nostra vita. Non è sporca. Sono gli uomini corrotti a sporcarla approfittando appunto della latitanza di chi non vuole esserne coinvolto. Oggi non è vero che c’è il mercimonio di un tempo. Non ci sono gli Scilipoti né i Di Gregorio perché in cambio non c’è denaro. Chi è di destra moderata, com’è la maggioranza degli italiani, teme un sovranismo che ci farebbe uscire dall’Euro. Si cambia idea per evitare la tragedia di tornare alla lira e perdere il benessere in cui viviamo.

Nella prima repubblica c’era qualche delinquente, ma quasi tutti gentiluomini che amavano il paese in ogni partito
Ci raccolsero nella miseria del dopoguerra e riportarono l’Italia alla libertà e al benessere. Seppure saggi e tolleranti, se tornassero prenderebbero a calci i successori che stanno distruggendo la loro eredità morale. Al posto della solidarietà e lealtà che hanno lasciato troverebbero odio, menzogne e volgarità. Anziché la crescita del paese, ora il traguardo è il potere. Qualcuno rema contro, altri sobillano. I ragazzi anelano la scuola. Quando poi gli è consentito non vogliono più andarci. Se Moro, Saragat, Berlinguer, Almirante e tanti altri non fossero giù scomparsi, oggi morirebbero di vergogna.

Nel giorno della memoria, in un paese che dimentica tutto, non sappiamo neppure che cosa si debba ricordare
Se non fosse per la tenacia dei genitori non ci ricorderemmo nemmeno che cinque anni fa al Cairo veniva assassinato Giulio Regeni. Figuriamoci la Shoa o le foibe ormai lontane. Non sono  quattro miserabili agenti dei servizi segreti che bisogna processare, ma l’Egitto e tutte le dittature. La Francia ha insignito Al Sisi della Legion d’Onore perché gli affari lì contano più della dignità. Se vuole, l’Europa è la benvenuta. La nostra deve essere una battaglia per la democrazia e la libertà. Chi crede in un mondo migliore si aggreghi e oggi ricordi le vittime di violenza di ogni epoca e colore politico.

Ibrahimovic a Lukaku: scimmia, torna ai tuoi riti woodoo. Razzismo tra campioni che guadagnano 5 milioni l’anno
Viso contro viso come nelle sfide tra pregiudicati con problemi di droga. Non sono venuti alle mani perché separati dai compagni. L’arbitro non ha ritenuto grave l’episodio e non li ha espulsi. Vergogna, eppure dovrebbero dare l’esempio. Se fossero tifosi, la federazione avrebbe squalificato il campo per alcune settimane e multato la società. Ma essendo miliardari, nonostante la grave violenza verbale, tutti hanno chiuso un occhio. Poi, la bravata di Ibra, che ha il talento ma non il garbo, è costata l’eliminazione del Milan dalla Coppa Italia. Subito tutto dimenticato, adesso va a San Remo.

Poteva farsi da parte prima, da martire. Invece, ha preferito farsi processare in parlamento e ora  esce da sconfitto
A lei, Presidente, manca l’esperienza e l’umiltà per fare politica. Accettare la realtà non è umiliante. Senza Renzi non si fanno governi di sinistra né di destra. Non è compito suo giudicarlo, lo faranno gli elettori. Se tiene più al prestigio che all’Italia, torni a fare l’avvocato. Il paese ce la farà senza di lei. Così tradisce i suoi alleati, suo figlio, la compagna, anche la sua fede. Non vede che tutto è sottosopra? Senza Pannella sono scomparsi i radicali. Certi cattolici sono sovranisti. Magari fosse Berlusconi il prossimo capo di stato – lo prendono in giro, pover’uomo – da tempo è prenotato Giorgetti.

Le bizze di Renzi in politica fanno tendenza. Senza spettatori al festival, Amadeus minaccia di ritirarsi da San Remo 
La notizia è arrivata improvvisa e sconvolgente, che si aggiunge alla crisi politica. Sciagurato è il ministro della cultura che osa paragonare l’Ariston – la regola è uguale per tutti, dice – a teatri qualunque, come la Scala e la Fenice. Per non privare gli italiani della razione annuale di oppio canoro, Franceschini dovrà dimettersi o ritirare il divieto di pubblico in sala. Il presentatore è irremovibile. Anche le formiche nel loro piccolo ….. Si spera nella mediazione di Fiorello, cui si deve il successo dello scorso anno. Se si dovesse ricorrere alle consultazioni la destra chiederà elezioni anticipate.

Seppure i vaccini non arrivino, i contagi siano sempre elevati e tanta povera gente continui a morire, l’Italia riapre
Fino a ieri il governo litigava con le regioni cui rinfacciava l’alto tasso di contagi e mortalità. Da un giorno all’altro tutto il paese è in giallo, come se nulla fosse successo, come se tutto si sia rimesso a posto. Perché questa fretta? Eppure, gli indici sono altissimi, ricoveri e decessi non accennano a diminuire. Riaprono, però, i negozi e molte altre attività. Solo 5 regioni sono arancione. L’Alto Adige fa come gli pare. Le altre in giallo. Ma in un ospedale del bresciano, per liberare letti, sembra che si sopprima chi non ce la può fare. Mentre noi facciamo shopping e qualcuno va anche alla movida.