Da un progetto di Focus Consulting, società di consulenza di direzione Risorse Umane attiva da oltre vent’anni, nasce il libro “Le Stanze delle Donne. Le cose che ci fanno stare bene” (Graus Edizioni), che racconta non solo l’esperienza e le emergenze del lockdown, ma intende soprattutto offrire una nuova visione, nuovi spunti, possibili spiragli, nuovi scenari professionali.
Il progetto originale nasce a marzo 2020 come rubrica social su Linkedin, Facebook ed Instagram, ed è arricchito dal prezioso contributo di 54 donne professioniste attive in tutta Italia. Le “Stanze” sono quelle di Cinzia Barba, Eleonora Baroni, Donatella Bernabò Silorata, Veronica Bertollini, Maria Bolignano, Erika Bondonno, Federica Brancaccio, Stefania Brancaccio, Arianna Camaggio, Maria Caputo, Antonella Carlo, Sabrina Carreras, Fiorella Cavaliere, Mariavittoria Cicellin, Isabella Covili Fagioli, Nicoletta D’Addio, Claudia D’Alena, Manuela D’Agostino, Gioia De Simone, Anna Del Sorbo, Valentina della Corte, Giovanna Di Libero, Rita Esposito, Ildegarda Ferraro, Anna Teresa Fiore, Marina Galzignato, Antonella Giglio, Sandra Gnerucci, Alessia Guarnaccia, Chiara Guida, Lucia Landi, Ludovica Landi, Matilde Marandola, Rosanna Marziale, Giuseppina Massaro, Maria Grazia Mattei, Anna Paola Merone, Susanna Moccia, Amalia Palma, Luisa Pogliana, Giovanna Ponzi, Emanuela Pozzi, Adele Renzi, Stefania Rossi, Roxy in the box, Francesca Sepe, Viviana Siciliano, Emmanuela Spedaliere, Benedetta Torre, Laura Valente, Daria Valletta, Caterina Ventura, Giulia Zamagni.
Il volume, a cura di Giovanna d’Elia, HR Business Partner Focus Consulting, ideatrice e curatrice del progetto, è arricchito dall’introduzione di Giuseppe Li Volti, CEO & Founder Focus Consulting, dalla prefazione dell’acclamato e premiato regista cinematografico Jesus Garces Lambert e da una originale playlist musicale del giornalista Ciro Cacciola, art director Focus Consulting, che ha coordinato il progetto editoriale.
“Quando ho letto i racconti e le interviste inserite in questa raccolta – scrive il regista Jesus Garces Lambert – ho capito che stavo leggendo un documento che raccontava dall’interno un momento storico che probabilmente cambierà le nostre vite. Queste testimonianze mi hanno aperto l’universo intimo di un gruppo di donne coraggiose e sensibili, forti e lucide, responsabili e piene di risorse. Il contesto della pandemia spesso viene appena accennato – nonostante fossero scritte durante il lockdown – e si vive solo la reazione ad esso”.
Ogni racconto è pieno di sfaccettature, nessuno è mai superfluo o banale: è come se ognuna di queste interviste potesse diventare un manuale per imparare a vivere, e a sopravvivere.
Si leggono storie di resilienza, di felicità, di adattamento, di scoperta di certi affetti e di una nuova normalità non certa priva di problemi ma con soluzioni già in testa. “Queste donne sono custodi di una rete di rapporti fondamentale- aggiunge Lambert -, con il loro ascolto sono in grado di decodificare i segnali che passano dalle loro finestre, nelle loro menti e nei loro corpi, per trovare la forma di creare anticorpi”.
“In un momento unico come quello del lockdown causato dal Coronavirus – conferma Giovanna d’Elia, curatrice del progetto – abbiamo dato voce al vissuto di donne professioniste, spesso anche mamme, che si sono raccontate ed hanno condiviso le emozioni ed il sentire del cambiamento che stavano vivendo, a diverse profondità. Profili di donne, attive nelle più diverse realtà ed esperienze, si sono “lette” a vicenda ed in qualche modo supportate ed ascoltate, tra Smart Working e nuove dinamiche sociali”.
“In un tempo di particolare trasformazione per la vita di tutti, ma soprattutto per le donne divise tra lavoro, casa e figli, niente meglio delle loro voci può raccontare cosa significa questo cambiamento, per il loro sentire profondo – aggiunge Giuseppe Li Volti, che ha fortemente voluto la trasformazione della rubrica web in libro – L’eco e il pregio dei testi ci spingono a pensare che possano diventare qualcosa che resta: questo libro. Che possa dare nuova energia anche ad altre donne e ad altri uomini”.