Nell’archivio del Ministero degli Esteri di Arithmós, il paese dei numeri, ho trovato una lettera del suo Ambasciatore in sede a Oeconomicus, capitale dell’omonimo paese, noto anche come paese dell’economia, dove il diplomatico viveva ai tempi della pandemia Covid-19.
L’Ambasciatore inviò al suo Ministero due brevi note seguite da Post Scriptum. Qui di seguito, riproduciamo la prima nota.
I numeri del mercato
Dopo aver parlato con gli alti funzionari del Ministero dell’Economia, sono ora convinto che l’economia di mercato di Oeconomicus sia in preda a dati impazziti: quelli che portano il nome di “prezzi” inviano segnali deboli, equivoci e distorti. Questo è in netto contrasto con quanto accade ad Arithmós, dove i meccanismi dei prezzi portano a un’efficiente ed efficace allocazione delle risorse.
Le variabili che servono a monitorare lo stato di salute dei mercati riflettono i miglioramenti. L’obiettivo di Oeconomicus è il miglioramento, non il cambiamento. Sono poi abbondanti i numeri parassiti che indicano chiaramente che in Oeconomicus l’obiettivo principale di un cittadino medio non è la creazione di ricchezza, ma piuttosto l’appropriazione della ricchezza prodotta da altri.