Comunali a Napoli, Bassolino traccia l’identikit del sindaco ideale

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In foto Antonio Bassolino

“Vedo ancora un’insufficiente azione delle forze politiche su questo tema: come allargare la partecipazione democratica per far eleggere un sindaco con percentuali larghe dei cittadini. Soprattutto in questa crisi del Covid, devono essere coinvolti lavoratori in difficoltà, ad esempio Whirlpool, i disoccupati e tutte le persone della borghesia intellettuale e produttiva. È interesse comune che un sindaco sia più forte e che un secondo dopo l’elezione sia il primo cittadino di Napoli, di tutta la città, capace così di guidarla con una squadra verso il futuro”. Così l’ex sindaco di Napoli, Antonio Bassolino, intervenendo a Radio Crc, che si è messo a disposizione come candidato per le prossime comunali. “Come diceva Manlio Rossi Doria, uno dei maestri meridionalisti – aggiunge -, ‘bisogna sporcarsi le scarpe’ che oggi significa andare nei luoghi di sofferenza sociale e civile. Sono stato a Ponticelli, nel Vasto, da solo. Rientravo da Roma e camminando in quei quartieri ho toccato con mano i tanti problemi della nostra città. Andare nei quartieri più popolari, delle periferie e del centro, fermarsi e dialogare con le persone, fare domande: significa imparare tanto. Bisogna avere lo stile giusto, senza fare i saputelli perché la politica è questo: me lo hanno insegnato da ragazzo e l’ho imparato maggiormente quando sono diventato un uomo delle istituzioni”. Rispetto alla crisi dovuta al Covid l’ex governatore campano è molto preoccupato: “Siamo ancora dentro una situazione difficile e dobbiamo stare molto attenti in queste feste. Bisogna evitare che possa ricapitare ciò che è avvenuto in estate quando si è dato modo al virus di diffondersi. Il Governo deve prendere decisioni chiare, è decisivo che con Comune e Regione collaborino camminando insieme. Poi dipende dalla responsabilità di ognuno di noi”. Per Bassolino c’è un virus altrettanto pericoloso per cui serve un altro vaccino: “Bisogna contrastare la povertà. Tra pochi giorni parte il vaccino, non risolve tutto ma è un fattore di grande importanza, noi abbiamo bisogno di un particolare vaccino per l’economia e la crisi sociale. In tutti i quartieri ci sono persone che sono precipitate sotto la soglia della povertà e non lo erano mai state nella loro vita”.