Musei, il Madre arricchisce la sua collezione con quattro nuove opere

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Il Madre, museo d’arte contemporanea della Regione Campania, incrementa la sua collezione con le opere ‘Rasna?’ di Camilla (Oli) Bonzanigo, ‘The upcoming Polar Silk Road’ di Elena Mazzi, e ‘Mind the gap’ di Paolo Puddu, tre dei progetti vincitori di Cantica21, che saranno prodotti entro il 30 giugno 2021, e con il video inedito ‘Doan yu tell no one I made it’ dell’artista Justin Randolph Thompson, commissionato per la XVI Giornata del Contemporaneo Amaci. “Le nuove opere che entrano in collezione, rispecchiano il nuovo passo del museo e affrontano temi e questioni in linea con l’attuale programmazione del Madre – sottolinea il direttore artistico, Kathryn Weir – accrescere il patrimonio della Fondazione Donnaregina e la sua collezione e’ un percorso intimamente legato ad opere che, attraverso le pratiche artistiche collaborative e basate sulla ricerca, rispecchiano la complessita’ della realta’ contemporanea e riescono anche ad innescare una riflessione sulle problematiche piu’ urgenti e necessarie del nostro tempo attraverso la pratica artistica, uno degli obiettivi primari della mia direzione artistica”.

L’opera commissionata all’artista italiano-statunitense Thompson, un cortometraggio filmato in super8, narra attraverso due fonti distinte il colonialismo italiano in Africa e, in contrasto, sul compito che l’Africa si assume di umanizzare l’Europa e l’America; la prima e’ una prefazione di ‘Nell’Affrica Italiana’ scritta da Ferdinando Martini nel 1891, e la seconda un discorso tenuto da Leopold Senghor a Firenze nel 1962. Il titolo del cortometraggio fa riferimento a una frase tratta dai ‘Canti Pisani’ di Ezra Pound. Il video sara’ presentato online il 5 dicembre 2020 e entrera’ a far parte della collezione del museo. L’opera di Elena Mazzi (Reggio Emilia 1984) e’ un’installazione dedicata ai cambiamenti ambientali a partire dall’analisi del progetto del governo cinese di creare una nuova rotta commerciale nell’Artico chiamata Via della Seta Polare, sviluppata attraverso una ricerca interdisciplinare, sara’ presentata in anteprima nel grande progetto espositivo sull’ecologia politica al Madre dell’estate prossima, Rethinking Nature. Le riflessioni di Paolo Puddu sono invece calate nel periodo storico che stiamo vivendo rispetto alle sue declinazioni sociali, una scultura sulle difficolta’ relative al distanziamento per le persone con disabilita’ visiva. La traccia scultorea in alfabeto braille che caratterizza l’opera permette di riappropriarsi del tatto . La giovane artista Camilla (Oli) Bonzanigo e’ uno studio delle antiche tecniche di oreficeria etrusca applicate a forme di arte contemporanea e all’aspetto artigianale della produzione artistica connessa ai concetti di funzionalita’ generale degli organismi.