Morto in un bagno del Cardarelli: forse infarto. Sequestrata la salma. L’autore del video virale: Volevo salvarlo

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Sono in corso indagini della Polizia di Stato di Napoli sulla morte dell’uomo trovato senza vita ieri in un bagno del pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli. Dal primo esame appare verosimile che l’uomo possa essere stato colto da infarto. La Procura però ha deciso di sottoporre a sequestro la salma per un eventuale esame autoptico che può chiarire in maniera inequivocabile quale siano state le cause del decesso. Gli investigatori, anche in presenza di una denuncia presentata dai familiari della vittima, hanno acquisito documentazione clinica nel pronto soccorso e anche il video – diventato virale – che ritrae l’uomo a terra, ormai esanime. Acquisite anche le testimonianze delle persone presenti nel Pronto Soccorso e agli atti sono finite anche le immagini dei sistemi di videosorveglianza, che potrebbero consentire di chiarire la vicenda in ogni suo particolare e anche di individuare colui ha girato le immagini.

L’autore del filmato: Io volevo salvarlo

“Quel video e anche altri li ho girati e anche messi su Fb per far capire che lì ci trattano come appestati, anziani abbandonati e lasciati soli, come è successo a quel vecchio morto in bagno, che era vivo quando sono entrato”. A parlare con l’Ansa è Rosario La Monica, un 30enne di Marianella, autore del video diventato virale che ritrae l’uomo trovato senza vita in un bagno del pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli. “Era in stanza con me, – dice ancora Rosario – non usciva dal bagno e quindi sono entrato. Non riusciva a respirare perché aveva il covid. Gli ho buttato dell’acqua in faccia e poi ho chiesto aiuto, ma nessuno mi dava retta. Sono arrivati dopo mezz’ora ed era già morto. Non riesco a sopportarlo”.

Il direttore dell’ospedale: Indagine su chi ha fatto video
“Ieri ho disposto che la direzione sanitaria eseguisse un’indagine interna, che è già partita e a breve si concluderà, per poter accertare tutti i momenti dalla fase assistenziale, alla fase anche della eventuale raccolta di informazioni per chi possa mai avere ripreso il paziente ormai deceduto. È chiaro che gli esiti dell’indagine saranno trasmessi alle autorità competenti per il seguito della loro azione”. Lo afferma il direttore generale dell’ospedale Cardarelli Giuseppe Longo in un videomessaggio sul video di ieri di un paziente morto nel bagno del pronto soccorso.
“Tutti i pazienti vengono, sin dall’ingresso, seguiti, valutati, sottoposti a esami diagnostici e terapie. In questo caso il paziente autonomamente dalla “zona sospetti” dove era ricoverato è andato in bagno e lì ha trovato purtroppo la morte”, afferma Longo. “È da elogiare – prosegue – il grande sforzo che tutti gli operatori, medici, infermieri, tecnici, Oss, stanno fornendo in questo momento con turni massacranti. I nostri operatori salvano continuamente vite umane, ne seguiamo sia tutte le patologie dell’emergenza urgenza, sia dell’alta specialità e in questo momento tutte le diverse patologie dei pazienti affetti da Covid”. “A nome mio – dice Longo – e di tutta l’azienda esprimo la vicinanza alla famiglia per questo grave dolore che l’ha colpita. Già ieri l’abbiamo contattata sia come azienda sia personalmente. Rimaniamo disponibili per altri chiarimenti con loro. Il pronto soccorso del Cardarelli da sempre, e quindi anche in questo periodo di pandemia, gestisce i maggiori afflussi di pazienti. È chiaro che in un periodo di pandemia gli afflussi sono particolarmente sostenuti anche perché il Cardarelli ha sempre rappresentato per la Campania l’ospedale di riferimento. I pazienti vengono sia con i mezzi del 118 ma la maggior parte con mezzi propri. Questa esprime proprio la volontà dei cittadini di individuare il Cardarelli come ospedale di riferimento. L’afflusso notevole di pazienti nel pronto soccorso ha diversi significati. Da una parte c’è questa grande disponibilità del pronto soccorso nell’accogliere e assistere chiunque vi accede e dall’altro non significa per nulla un abbandono dei nostri pazienti”.

Il ministro Boccia: Uno scempio, ora individueremo le responsabilità

“Quelle immagini fanno vergognare tutti noi, chiunque ha responsabilità istituzionale deve provare vergogna. Speriamo di avere tutte le informazioni per capire quali sono le responsabilità di quello scempio”. Lo ha detto il ministro delle Regioni Francesco Boccia.

Domani presidio dei sindacati all’ingresso del nosocomio

Domani alle ore 10, davanti all’ingresso principale dell’ospedale Cardarelli a Napoli, è in programma un presidio promosso dalle tre organizzazioni sindacali di categoria Cgil, Cisl e Uil. All’iniziativa parteciperanno i lavoratori del pubblico impiego in un segno di solidarietà, come ricordano in una nota FP-Cgil Cisl-FP UIL-FPL e Uil-PA Campania, “verso il personale sanitario che sta affrontando in prima linea questa emergenza pandemica, per rivendicare il diritto a lavorare in sicurezza, il rinnovo dei contratti e nuove assunzioni”. “Pubblico per il pubblico, lavoratori uniti per dare cure e servizi ai cittadini”. Questo lo slogan della mobilitazione che si svolgerà in tutta Italia davanti agli ospedali e ai luoghi simbolo di diverse città per rimarcare lo stato di agitazione già proclamato dalle categorie nelle scorse settimane.

Don Patriciello: Stato di abbandono che impressiona anche i più cinici

“Uno stato di abbandono che impressiona anche i più cinici”, denuncia don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano sul sito di Famiglia Cristiana. ”Abbiamo paura. Ci sentiamo abbandonati a noi stessi – denuncia il sacerdote-. Smarriti tra le tante – troppe – voci contrastanti di politici e scienziati. Non parteggiamo per nessuno, non andiamo alla ricerca del consenso, non facciamo campagna elettorale; siamo attenti a eseguire gli ordini che ci vengono impartiti. Ma abbiamo paura. Ci viene detto di non intasare gli ospedali, di rimanere a casa quando i primi sintomi del contagio si fossero manifestati. Abbiamo obbedito, ci siamo ammalati, abbiamo telefonato per il tampone, ma sono passati ore, giorni, prima di avere rispostà’. ”Una scena orripilante viene ripresa da qualcuno con un telefonino. Nel bagno del Pronto Soccorso del CARDARELLI, – ricorda don Patriciello – importante ospedale di Napoli, un uomo giace morto, nel bagno; mentre altri pazienti, abbandonati a se stessi, versano in condizioni pietose. Uno stato di abbandono che impressiona anche i più cinici. L’opinione pubblica, orripilata dalla crudeltà del filmato si chiede se era giusto o meno pubblicare il video. No, non lo era, per rispetto alla persona deceduta e dei suoi cari. Intanto quel video ha smascherato le tante menzogne che vengono dette e ripetute sulla Sanità in Campania. Abbiamo paura. Chiediamo aiuto. Ci vengano, per favore, risparmiate i soliti, penosi, scaricabarile tra le varie istituzionì’.