Uno studio made in Italy, pubblicato sulla rivista internazionale Frontiers in Psychiatry indica come in bambini con autismo non affetti da sintomatologia gastrointestinale la somministrazione per 6 mesi di probiotici (integratori alimentari a base di batteri fisiologici) possa essere efficace nel ridurre significativamente la sintomatologia autistica e in particolare i sintomi relativi alla compromissione socio-comunicativa. Inoltre, nei bambini con autismo affetti da sintomatologia gastrointestinale la somministrazione di probiotici sembra possa essere efficace nel migliorare la sintomatologia gastrointestinale complessiva, le autonomie personali e socio-comunicative e le difficoltà di elaborazione sensoriale. Lo studio, che parte dall’ipotesi di un coinvolgimento dell’asse microbiota-intestino-cervello nei disturbi dello spettro autistico, è stato condotto tra il 2014 e il 2018 da un team di ricercatori dell’Unità operativa complessa di neuropsichiatria dello sviluppo dell’Irccs Fondazione Stella Maris di Calambrone a Pisa (coordinatore dello studio la dottoressa Elisa Santocchi) e dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa (coordinatore di unità di Ricerca la dottoressa Letizia Guiducci). Hanno collaborato alla ricerca anche il professore Enzo Grossi, direttore scientifico di Villa Santa Maria centro multiservizi di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (Como) e la professoressa Paola Mastromarino, docente di Microbiologia dell’Università La Sapienza di Roma. La ricerca è stata finanziata dal ministero della Salute e dalla Regione Toscana nell’ambito del Bando ricerca finalizzata 2011-2012 come Progetto giovani ricercatori.