Festa di San Gennaro, l’ultima con Sepe. Il cardinale: Aspetto la chiamata del Papa. Poi pregherò per Napoli

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In foto il cardinale e arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe

“Ho già preparato tutto per il mio rifugio, nella grazia di Dio, nella quale mi raccoglierò”. Il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli, si prepara così al suo congedo dalla guida della Curia partenopea. L’appuntamento di quest’anno con le celebrazioni per San Gennaro, il prossimo 19 settembre, sarà l’ultimo per il presule, arcivescovo metropolita di Napoli dal 2006 e già prorogato di due anni nel suo mandato dal Pontefice. “Come la vivo? Come ultima volta – ha commentato – Io vado avanti fino al momento in cui il Papa mi telefona”. “Dedicherò più tempo a pregare per i napoletani e per Napoli – ha sottolineato – spero che il Signore mi riconosca che quello che non ho fatto prima lo sto facendo adesso, togliendomi un po’ di penitenza, e che mi accolga più facilmente tra le sue braccia”.

Ho abbracciato De Laurentiis, non aveva la mascherina. Farò un altro tampone

“Di fronte al virus siamo tutti livellati, non c’è né principe, né marchese né cardinale, quando viene viene”. Lo ha detto cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di NAPOLI, commentando la notizia della positività al Covid-19 di Aurelio De Laurentiis. “Facciamo un augurio a de Laurentiis – ha affermato – perché possa continuare in questo impegno, soprattutto in un periodo particolare anche per lui e per la squadra”. “Non sapevo che fosse positivo, mi è stato detto- ha aggiunto – dovrò fare un altro tampone, ne ho già fatti tre-quattro, uno in più o in meno non fa differenza”. “L’ho incontrato dieci giorni fa a Castel di Sangro, io mi sento bene – ha concluso – Ci siamo salutati, ci siamo abbracciati, lui non aveva la mascherina”.