Nino Simeone (De Luca Presidente): Un’azienda unica per il trasporto pubblico locale

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In foto: Nino Simeone

Nino Simeone, presidente della commissione Trasporti del Comune di Napoli, è candidato al Consiglio regionale della Campania nella lista De Luca Presidente. Studi di Ingegneria alla Federico II e lavoro come funzionario in un’azienda di trasporto pubblico, inizia l’attività politica nel Movimento Studentesco, per diventare, nel 1998, coordinatore nazionale della nascente FGS (Federazione Giovanile Socialista). “La Campania deve trainare il rilancio del Sud – sottolinea Simeone -. Abbiamo talenti e un patrimonio naturale invidiabile. La Regione deve chiedere che le risorse del Recovery Fund siano impiegate per il rilancio della nostra Terra. Due proposte su tutte: sostegno agli Atenei per permettere ai nostri giovani di restare a studiare qui, incentivi a chi lancia o converte un’impresa al digitale e alla green economy”.

In che modo riportate Napoli di nuovo al centro dell’agenda politica regionale?

Innanzitutto c’è bisogno di qualcuno che si faccia portavoce delle problematiche di questa città e provi a superare l’impasse istituzionale. Da Consigliere comunale mi candido principalmente per provare ad essere quel tramite, un ponte tra i cittadini e istituzioni napoletane e il Presidente De Luca. Se non c’è dialogo tra le istituzioni non ci potrà essere soluzione alle problematiche che attanagliano la nostra provincia.

L’impegno sul trasporto pubblico caratterizza da sempre la sua azione politica: perché propone di creare un’azienda unica?

Dobbiamo dire chiaramente che il diritto alla mobilità è centrale per il rilancio delle periferie e delle aree interne, un’azienda unica del TPL favorirebbe il processo. Un’azienda unica permette una razionalizzazione degli investimenti e della spesa, soprattutto darebbe la possibilità di una pianificazione capillare delle linee e delle tratte. La Regione Campania ha già investito tanto nei trasporti, nella prossima legislatura bisogna fare il passo successivo. Immagino dei grandi hub di scambio che permettano ai cittadini una facile commutazione tra tratte e mezzi di trasporto differenti. Periferie e centri devono essere avvicinati, i cittadini non devono essere costretti a fare affidamento sul proprio mezzo privato per raggiungere il centro. Un trasporto pubblico sinergico e affidabile significherebbe anche meno traffico nei centri urbani e, di conseguenza, meno inquinamento.

Ha proposto l’utilizzo dei percettori di reddito di cittadinanza per attività di supporto sociale ai Comuni di residenza…

Il lavoro è un diritto per tutti e il reddito di cittadinanza così come è uno strumento incompleto poiché non permette ai percettori di reinserirsi nel mondo del lavoro. Credo sia davvero sbagliato l’odio sociale aizzato contro chi beneficia di questa misura. La guerra tra ultimi favorisce solo chi sta in alto. La legge permette di impiegare i percettori di reddito per attività di supporto agli enti locali. Questa possibilità va sfruttata in modo da permettere da un lato agli enti di sopperire alla mancanza di personale e dall’altro ai percettori di costruirsi un’esperienza in un ente pubblico. Il reddito di cittadinanza con tutti i suoi limiti è un’opportunità da sfruttare, dobbiamo solo trovare la chiave per renderla un’opportunità per tutti gli attori coinvolti.