Vorrei tanto essere razzista anch’io, ma a me meridionale non conviene perché siamo i più negri tra gli italiani

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Persino i miei congiunti che sono emigrati al nord si vergognano di essere imparentati con me. Hanno dimenticato il dialetto e parlano tischitoschi per mimetizzarsi con gli altri. Vorrebbero addirittura essere contagiati dal Coronavirus per confondersi con i veri settentrionali che sono più vulnerabili. Anche in questo siamo diversi. Che sfiga! Il mondo intero si inginocchia per la morte di George Floyd, tranne noi, che, se no, scoprono che siamo quasi negri come lui. Peccato che il voto è segreto. Potremo spacciarci per ammiratori dei settentrionali. Purtroppo non ci crederà nessuno.

È legittimo da parte dell’opposizione, ma perché i talk show chiedono se non sarebbe meglio sostituire il premier?

Non sarà De Gasperi né Moro e neppure Andreotti, ma ha ricucito lo strappo con l’Europa e ottenuto contributi che non ci eravamo mai sognati. Non ci sono nemmeno Garibaldi e il Duce. Né Craxi Bartali e Maradona. Non c’è più nessuno di quelli che fecero dell’Italia un grande paese. È demenziale invocarne il ritorno. Ci sono solo mezze calzette e noi quelle abbiamo potuto eleggere. Sull’ignoranza di molti spicca per cultura proprio il contestato premier. È docente universitario, mentre pochi altri hanno completato gli studi. È per questo che è meglio mandarlo via?

Gli manca solo di essere senatore a vita e non è detto che non lo diventi in una società marcia dai valori capovolti

Sono in tanti a seguire Pappalardo nel negare la tragica realtà del virus. Forse perché, così, il contagio si diffonde di più. Certo, la visibilità è maggiore andando contro corrente. C’è chi nega la Shoa e altri le foibe. Sono orribili episodi del passato. La pandemia invece è ancora in corso. Persino lui, a 74 anni, è a rischio. Ora è novax, a capo dei cosiddetti arancioni e anche tra coloro che vogliono uscire dall’Europa per stampare Lire stracce. Eppure è stato generale dei carabinieri, deputato e membro del governo. Il nostro è un paese in cui si può apparire pur non contando più nulla.

Le baby gang seminano violenza. Però essendo impunibili, come i parlamentari, non si possono nemmeno sgridare

Se i criminali non si eliminassero tra loro, per le lotte tra bande rivali, potrebbero impadronirsi della città. Infatti, se si moltiplicassero, polizia e magistratura non avrebbero l’organico necessario per fermarli. È quello che sta succedendo nella società civile, che delinque e cresce a dismisura senza intralciarsi. Ecco perché bisogna intervenire finché siamo in tempo con leggi adeguate. Si sta diffondendo tanta corruzione tra professionisti, funzionari e soprattutto politici in carica e in pensione. È in pericolo la dignità del parlamento. Seppure composto da mediocri, il governo non c’entra.

Per studiare il fenomeno delle ammucchiate che la comunità scientifica vieta ci vuole uno psicologo molto bravo

Mentre i virologi stanno cercando l’antidoto al virus, c’è chi studia il comportamento umano altrettanto complicato. Eppure è in gioco la vita. Ma molti idioti non lo capiscono o vogliono sfidare il destino e anche il governo che si sgola per raccomandare di mantenere la distanze di sicurezza. E di uscire con la mascherina sul naso, essendo il virus ancora in agguato, non sotto il mento. Seppure sia prevista una forte ripresa del contagio in autunno, è più forte il richiamo della foresta e della spiaggia, il bisogno di sguazzare nella movida e tra gli aperitivi e di contravvenire a regole e leggi.

Piove, Governo ladro! Se c’è il Coronavirus la colpa è del governo. Noi, intanto, saltiamo sul carro del vincitore

Ci fu un periodo in cui eravamo tutti fascisti. Dopo Piazzale Loreto non ce n’era più nemmeno uno. Diventammo da un giorno all’altro democristiani e comunisti. Ce ne liberammo finalmente con tangentopoli. Quando arrivò il socialista vestito da gerarca, i nostalgici credettero nel miracolo. Ma dopo un po’ gli tirarono le monetine. Poi acclamammo chi non aveva bisogno di rubare perché già ricco. Ma frodava il fisco e lo sbattemmo fuori dal parlamento. Due anni fa un elettore su tre votava M5S. Oggi in molti se ne sono già pentiti. Come mai noi italiani voltiamo così spesso gabbana?

Vi ricordate la prova del nove? Facciamola per verificare la capacità e l’efficienza di chi ci rappresenta

Chi ha una certa età la conosce. È un banale sistema di controllo che si faceva su operazioni aritmetiche per verificarne l’esattezza. Risale alla preistoria. quando non esistevano calcolatrici né altri marchingegni che ora ci danno all’istante il risultato giusto. Con un po’ di fantasia si può applicare per valutare altre situazioni. Per esempio a problemi economici e politici. Infatti, nessuno più conosce le tabelline, né grammatica e sintassi. Il congiuntivo è una vera gatta da pelare. Non parliamo di storia e geografia. Nozioni che però adesso non servono più. Tanto con internet tutti sappiamo tutto.