No al riconoscimento Unesco per la pizza cotta nel forno elettrico, le associazioni si dividono

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“È a rischio il riconoscimento Unesco per l’arte della pizza a causa dell’uso del forno elettrico”. È l’allarme lanciato dall’Associazione pizzaiuoli napoletani, presieduta da Sergio Miccù che dice: “L’arte del pizzaiuolo napoletano sta anche nell’uso del forno a legna per la cottura della pizza. La nostra tradizione non può piegarsi a scelte di carattere economico”. Una presa di posizione decisa dopo lo sdoganamento del forno elettrico da parte di un’altra associazione di categoria. “Con l’uso del forno elettrico è a rischio lo stesso riconoscimento Unesco oltre che il marchio Stg, Specialità tradizionale garantita”, afferma ancora Miccù per il quale la pizza va cotta nel forno a legna. “Lo stesso disciplinare per la pizza Stg prevede esclusivamente l’uso del forno a legna – ricorda – Non rinunceremo a ciò che differenzia la nostra arte da quella di un pizzaiolo qualsiasi che non proviene dalla cultura e dal contesto partenopeo”. “Il forno elettrico può certamente essere utilizzato per la cottura della pizza laddove non sia prevista la possibilità di utilizzo del forno a legna – aggiunge – ma che la pizza cotta del forno elettrico possa essere definita vera pizza napoletana è una cosa che sovverte il disciplinare e il riconoscimento Unesco, dove è espressamente previsto”. “Come si porranno i grandi imprenditori che spendono fior di quattrini al mese solo per scegliere il locale dove poter installare il forno a legna? E quelli che producono pomodoro, farina adatto per la cottura nel forno a legna? – conclude -. L’Associazione Pizzaiuoli Napoletani si batterà sempre per la tutela della pizza napoletana secondo tradizione, insegnando e tramandando l’arte del pizzaiuoli napoletano con la propria scuola di formazione”.