De Luca: Ristoranti, in Campania aperti dal 21. Parrucchieri, regole nazionali. Aprire al Nord? A giugno

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In foto Vincenzo De Luca

“La Regione Campania prenderà misure diverse per quanto riguarda la ristorazione e le attività balneari, per dare ai ristoratori il tempo per prepararsi ritengo che sia necessario aprire tutto il giovedì e non lunedì”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso della diretta Facebook del venerdì annunciando che per attività come barbieri, parrucchieri e centro estetici si decide “sulla base delle indicazioni nazionali”. “Solo oggi pare che verranno date dal Governo le linee guida per le attività economiche di vario tipo – ha spiegato De Luca – fino a oggi abbiamo avuto solo le linee guida dell’Inail che sono incompatibili con alcune attività economiche. Quindi la Regione prenderà misure diverse in modo particolare per quanto riguarda la ristorazione e le attività balneari”.
De Luca ha spiegato di ritenere “che sia necessario aprire tutto giovedì e non lunedì, perché lunedì non ci sarà neanche il tempo per fare la sanificazione dei locali, per prepararsi per misure più aperte che la Regione vuole adottare. Se dovessimo aprire lunedì con le attuali Linee guida il 70% dei ristoranti non aprirebbe. La Regione vuole aprire il 90% ristoranti, aprire tutto, ma per arrivare a questo risultato dobbiamo approvare misure diverse come Regione che siano meno restrittive. Vogliamo puntare ad avere una distanza di un metro tra i clienti, ma per averlo stiamo elaborando un protocollo di sicurezza che prevede la collocazione di pannelli protettivi tra un tavolo e l’altro, di plexiglass, di vetro o di plastica lavabile, l’importante è che non sia materiale poroso”.

De Luca: Stop arrivi in Campania dal Nord fino a fine maggio

“Almeno per questo mese, fino a fine maggio, manterremo l’impedimento a entrare in Campania dalle regioni del Nord, ma anche da parte di altre regioni – ha aggiunto il presidente della Regione -. Il Governo ha detto che darà margine alle Regioni di maggiore flessibilità: è una stupidaggine  se non blocchiamo la mobilità tra regione e regione il contagio rischia di esplodere in tutta Italia. Manterremo questo vincolo per tutto il mese di maggio, poi vedremo”. De Luca ha ricordato che “dal 4 maggio a oggi dal Nord sono arrivate quasi 25mila persone e non sappiamo ancora quale sarà l’evoluzione dal punto di vista del contagio. Faremo un controllo attento per cercare, per quanto umanamente possibile, di garantire ai nostri concittadini le massime condizioni di serenità. Quindi manterremo l’impedimento ad entrare in Campania, almeno per questo mese non si può entrare se non per motivi di lavoro o salute. Chi va alla ricerca di affetti stabili e dei rapporti con gli amici avrà la bontà di aspettare altri 20 giorni e di non darci fastidio. I controlli resteranno in vigore ai caselli autostradali, alle ferrovie e all’aeroporto di Capodichino almeno fino a fine maggio”.

In Italia un crollo psicologico, come se l’epidemia fosse finita
In Italia “si ragiona come se l’epidemia non esistesse più, c’è un crollo generale, psicologico e politico, che va dalle istituzioni ai cittadini” ha continuato. “Si riapre il 18 maggio – ha spiegato De Luca – perché abbiamo cominciato a riaprire le attività economiche il 4 maggio e i tempi di incubazione del virus sono di 14 giorni, quindi aspettiamo fino al 18 per vedere se la riapertura determina nuovi focolai di contagio. Era un ragionamento semplice e comprensibile, ma questa data del 18 e il suo significato sono completamente scomparsi. Ormai in Italia si ragiona come se l’epidemia non esistesse più, c’è un crollo totale. Forse era inevitabile, forse degli elementi di confusione hanno continuato a far crescere il disagio, forse una serie di iniziative hanno contribuito a far scomparire dall’orizzonte la preoccupazione del contagio. Sta di fatto che ad oggi abbiamo un quadro estremamente preoccupante, che è la mancanza ormai generale di controllo in tutta Italia. Nessuno controlla più niente”.

Mille comitati al lavoro per poi dire: “Arrangiatevi”
“Tutto il lavoro di questi giorni dei vari comitati, contro comitati, sotto comitati, è approdato a una conclusione semplice, quella che è riassunta nella parola d’ordine che utilizzava Totò in un film famoso, quando si affacciava dalla finestra di un’ex casa chiusa e diceva: arrangiatevi – ha anche detto il Governatore -. Questa è la sintesi del lavoro scientifico e di elaborazione dei mille comitati che abbiamo nominato: arrangiatevi, si salvi chi può. Questa è la mia sensazione, a questo siamo arrivati. In Campania cercheremo di seguire nonostante tutto la nostra linea: riaprire tutto, ma riaprire per sempre, non far finta di riaprire ed essere costretti dopo una settimana a richiudere perché magari esplode il contagio”.