Librerie, Pironti: Lunedì riapro e batteremo il virus ai punti

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in foto Tullio Pironti

“Lunedi’ riapriamo, anche se so che per leggere un buon libro bisogna avere la serenita’ e le persone sono preoccupate ora”. Tullio Pironti e’ nella sua libreria in Piazza Dante,a Napoli, a rimettere in ordine gli scaffali, a pulire la polvere che in 50 giorni di chiusura si e’ accumulata sui libri del suo negozio che e’ in pratica la porta d’accesso a Port’Alba, la strada delle librerie a Napoli. Editore, libraio, con alle spalle un passato da peso welter, da pugile della nazionale italiana, Pironti e’ abituato a combattere: “Questo virus – dice – si combatte difendendoci, come quando sali sul ring e hai davanti un avversario molto pericoloso. Devi stare attento, valutarlo bene, capire se e come lo puoi battere. Mi auguro che abbia dei punti deboli e cosi’ questa pandemia finira’”. Ma ora sul ring ci sono i medici nelle corsie e i ricercatori nei laboratori: “Dobbiamo contare sulla scienza – spiega Pironti – aspettare se i ricercatori trovano qualcosa per combattere e mi auguro che qualcuno trovera’ un vaccino per sconfiggerlo. Vedo che a volte c’e’ una corsa ad arrivare primi ma stavolta e’ un errore, bisogna solamente avere la capacita’ unire le forze della ricerca, di scoprirlo tutti insieme. E’ un match che si vincera’ ai punti, dopo una lunga lotta. Non sappiamo ancora quanti danni ci procurera’ e oltre alle vite umane perse, che sono l’aspetto piu’ grave, c’e’ anche l’economia che sta subendo enormi danni e che fa andare avanti il mondo”. L’economia e la cultura nei suoi scaffali che da lunedi’ saranno riaperti, Pironti sa che i napoletani hanno la testa altrove ma sanno aprire il cuore in un momento che per una citta’ fatta anche di lavoro precario e a volte a nero la poverta’ avanza: “Lunedi’ apro – spiega – dopo un periodo incredibile. Port’Alba e’ uno dei simboli della chiusura per il covid a Napoli: chi si aspettava tutte le librerie chiuse per tanto tempo? Ora la gente e’ preoccupata ma c’e’ anche il cuore dei napoletani. Mi aspettavo la loro generosita’, che stiamo vedendo in queste settimane: chi puo’ fare qualcosa, chi puo’ dare aiuto lo ha sicuramente fatto. I napoletani questo lo sentono e sanno essere uniti in queste lotte”.