Business e missioni all’estero: contabili al fianco delle imprese

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Ci sono l’Uganda e l’Azerbaigian tra le prime aree di interesse delle aziende campane alla ricerca di nuovi sbocchi per i propri prodotti. Due mercati che hanno registrato, nell’ultimo decennio, una crescita macroeconomica significativa, tanto da essere oggetto di due distinti studi che portano la firma di Francesco Cossu, dottore commercialista e revisore legale, nonché docente dell’Università “Pegaso”. Focus che mettono al centro dell’interesse delle imprese paesi che presentano specificità sia dal punto di vista normativo, sia dal punto di vista delle possibili attività di business da sviluppare.Francesco CossuIl primo passo per la penetrazione di questi mercati – spiega Cossu – è conoscerne leggi e costumi. Ecco il motivo per cui si è pensato a guide tecniche per aiutare le imprese prima di tutto a conoscere la struttura normativa”. Due studi tecnici, editi da Homo Scrivens, che analizzano le peculiarità di Uganda e Azerbaigian. Un paese, quest’ultimo, che fa leva sull’offerta di un mercato aperto, abbondanti risorse naturali, stabilità politica, un interesse dimostrato da parte del Governo ad un sostegno del settore privato, una certezza del diritto e della giustizia, assoluta parità di trattamento tra gli imprenditori stranieri e quelli azerbaigiani. In questo contesto, l’Italia è al primo posto in termini di scambi commerciali. “L’investitore che sceglie l’Azerbaigian viene aiutato ad investire in diversi modi – spiega Cossu – . In particolare, è stata creata l’Azercom che è un organismo volto alla promozione e facilitazione degli investimenti diretti stranieri e domestici. Mi sembra evidente, quindi, il potenziale interesse economico che sta coinvolgendo il paese”. Potenziale presente anche nello stato africano, che è anche il centro di interesse del neonato Istituto per il commercio italougandese, fondato a Napoli da Cossu, che lo presiede, con i colleghi Ivo Russo, vicepresidente, e Francesco Ferraro, segretario. Il suo scopo è sviluppare, promuovere, accrescere e consolidare i rapporti economico-commerciali, culturali ed artistici tra Italia e Uganda attraverso conferenze, studi e ricerche di mercato, partecipazione di imprenditori a fiere ed esposizioni e missioni di operatori. A fare da tramite, l’Istituto che si preoccupa anche l’assistenza per la definizione di controversie tra soggetti italiani e cittadini ugandesi e al contempo costituisce centro di documentazione su leggi e regolamenti dei rispettivi paesi. “L’associazione si propone anche di interpretare le esigenze, le istanze delle imprese associate – precisa Cossu – relativamente allo sviluppo delle relazioni, intrattenendo costanti contatti ed effettuando i necessari interventi presso i competenti organi politico-amministrativi e presso gli enti economici centrali e periferici italiani e ugandesi; di svolgere attività di propaganda, di assistenza, di tutela a favore degli associati sociali”.