“Il Governo sembra che abbia perso la sua iniziale spinta riformista. Renzi ha fatto bene a superare la logica consociativa dei blocchi contrapposti. Ma ora rischia di scivolare nell’autoreferenzialità e in un isolamento tutt’altro che splendido“. E’ la critica mossa dal presidente della Federazione Cavalieri del lavoro, nell’intervento conclusivo del convegno “Impres@ Italia: rimettere al centro l’impresa per far rinascere l’Italia”, organizzato oggi presso l’università Cattolica di Milano. “E’ arrivato il momento in cui occorre saper chiamare le migliori intelligenze del Paese e impegnarle in un confronto per un’azione vera e profonda di cambiamento e di riforme per la crescita“, prosegue l’ex presidente di Confindustria. “Le riforme – è l’opinione dell’imprenditore campano – non vanno solo enunciate ma realizzate in fretta. E’ vero che abbiamo accumulato decenni di ritardi ma questo non significa che abbiamo molto tempo davanti a noi per cambiare il Paese. La riforma del Fisco, la certezza del diritto, la semplificazione burocratica: queste le priorità dalle quali partire“.