L’Istat ha reso noti oggi i dati dell’inflazione delle regioni e dei capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato l’ormai tradizionale classifica delle città e delle regioni più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita, non solo rispetto alla famiglia tipo, da 2,3 componenti, ma anche per la famiglia di 3 persone, la tipologia di nucleo familiare ora più diffusa in Italia.
Secondo lo studio dell’associazione di consumatori, in testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150 mila abitanti più care in termini di rincari, si conferma Bolzano che, con un’inflazione dell’1,4%, ha la maggior spesa aggiuntiva, equivalente, per una famiglia di 3 persone, a 486 euro (422 per una famiglia tipo). Al secondo posto Napoli, dove il rialzo dei prezzi dell’1% determina un aggravio annuo di spesa, per la famiglia di 3 componenti, pari a 246 euro (216 per la famiglia tipo), terza Venezia, dove l’inflazione a +0,7% comporta una spesa supplementare pari a 235 euro (185 per una famiglia tipo). Al quarto posto Bari, che, però, per quanto riguarda la famiglia media, batte Venezia, risultando terza, con un incremento di 187 euro, mentre è quarta per la famiglia da 3 persone, con 232 euro.
Ben 7 città sono addirittura in deflazione, tra le quali Roma. Le città più convenienti sono Aosta, dove l’abbassamento dei prezzi dello 0,5% genera un risparmio annuo di 144 euro per una famiglia media. Al secondo posto Bologna (-0,3%, pari a -85 euro) e al terzo Potenza: -0,2%, pari -43 euro.
In testa alla classifica delle regioni più costose in termini di maggior spesa, svetta il Trentino Alto Adige che, con l’inflazione più alta, +1,1%, registra, per una famiglia di 3 componenti, una batosta pari a 344 euro su base annua (291 euro per la famiglia tipo). Segue la Campania, dove l’incremento dei prezzi pari allo 0,6%, implica un’impennata del costo della vita pari a 140 euro (122 per fam. tipo), terzo il Veneto, dove per via dell’inflazione a +0,4%, si ha un salasso annuo, per la famiglia di 3 persone, di 129 euro, 100 euro per la famiglia tipo (battuto per questa tipologia familiare dall’Abruzzo, con 102 euro).
Il record del risparmio per la Valle d’Aosta, che registra un calo dei prezzi dello 0,4%, 115 euro di minor spesa per la famiglia media, seguita dal Lazio, con una deflazione dello 0,1% ed un risparmio di 24 euro. Al terzo posto, la Basilicata: -0,1% e -21 euro.
Secondo lo studio dell’associazione di consumatori, in testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150 mila abitanti più care in termini di rincari, si conferma Bolzano che, con un’inflazione dell’1,4%, ha la maggior spesa aggiuntiva, equivalente, per una famiglia di 3 persone, a 486 euro (422 per una famiglia tipo). Al secondo posto Napoli, dove il rialzo dei prezzi dell’1% determina un aggravio annuo di spesa, per la famiglia di 3 componenti, pari a 246 euro (216 per la famiglia tipo), terza Venezia, dove l’inflazione a +0,7% comporta una spesa supplementare pari a 235 euro (185 per una famiglia tipo). Al quarto posto Bari, che, però, per quanto riguarda la famiglia media, batte Venezia, risultando terza, con un incremento di 187 euro, mentre è quarta per la famiglia da 3 persone, con 232 euro.
Ben 7 città sono addirittura in deflazione, tra le quali Roma. Le città più convenienti sono Aosta, dove l’abbassamento dei prezzi dello 0,5% genera un risparmio annuo di 144 euro per una famiglia media. Al secondo posto Bologna (-0,3%, pari a -85 euro) e al terzo Potenza: -0,2%, pari -43 euro.
In testa alla classifica delle regioni più costose in termini di maggior spesa, svetta il Trentino Alto Adige che, con l’inflazione più alta, +1,1%, registra, per una famiglia di 3 componenti, una batosta pari a 344 euro su base annua (291 euro per la famiglia tipo). Segue la Campania, dove l’incremento dei prezzi pari allo 0,6%, implica un’impennata del costo della vita pari a 140 euro (122 per fam. tipo), terzo il Veneto, dove per via dell’inflazione a +0,4%, si ha un salasso annuo, per la famiglia di 3 persone, di 129 euro, 100 euro per la famiglia tipo (battuto per questa tipologia familiare dall’Abruzzo, con 102 euro).
Il record del risparmio per la Valle d’Aosta, che registra un calo dei prezzi dello 0,4%, 115 euro di minor spesa per la famiglia media, seguita dal Lazio, con una deflazione dello 0,1% ed un risparmio di 24 euro. Al terzo posto, la Basilicata: -0,1% e -21 euro.