Esiste anche il contagio positivo

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Il pensiero è compito di vagabondi e (malandati) storditi.
Bisogna sapersi perdere per disegnare una carta (geografica): vagare lungo i confini e nel deserto, fuori
dalle fortezze dove stanno rinchiuse le verità, la bontà e la bellezza.
Solo i nomadi scoprono altri mondi.
Bisogna saper corrompere la legge (giocare con lei) talvolta sovvertirla (mettere in dubbio) per cambiare e o rifiutare la legge: provocare pensieri cattivi nei benpensanti, assediare le sedi della verità, della bontà e della bellezza.
Solo i maledetti miglioreranno questo mondo

Jesus Ibanez Alonso

di Ugo Righi

Un altro cigno nero è arrivato e, ovviamente, senza preavviso.
Abbiamo paura del contagio.
Ma mentre ascolto interventi televisivi, leggo articoli, assisto a decisioni organizzative, parlo con questa persona con la fronte bassa e gli occhi sfuggenti.
Mentre succede tutto questo mi accorgo che c’è sottotraccia intangibile un altro contagio più pericoloso forse del primo perché involontariamente affermando che vuole lottare contro in realtà lo favorisce.
Il contagio psicologico negativo.
La situazione è complessa e se uno scenario oggettivamente, difficile viene intrecciato con soggettività debole non può che peggiorare.
Voglio dire che se al contagio della malattia si aggiunge la trasmissione del malessere e della paura, il moltiplicatore diventa veramente pericoloso.
Occorre resistere alla malattia psichica, occorre resistere al malessere.
La prevenzione della malattia del malessere la si può fare solo sviluppando il benessere.
“Attenzione a come interpreti il mondo perché poi il mondo è come lo interpreti.”
Lo so che non è facile, perché la costruzione di interpretazioni viene fatta utilizzando le informazioni e queste quando sono confuse o assenti determinano, per forza, malessere.
Costruire percezioni in condizione di malessere produce malessere.
Il malessere è contagioso.
Dobbiamo sforzarci di trovare motivi per costruire ipotesi di progetto costruttivo e opporci al malessere con fatti concreti, ma anche emotivi e psicologici.
Un contagio per imitazione.
Il nostro sistema nervoso reagisce al mondo esterno facendoci mettere nei panni dell’altro nel momento in cui osserviamo il suo comportamento.
L’imitazione è un influenzamento che attiva neuroni e cellule nervose che lo producono e sono chiamati neuroni specchio.
Il contagio negativo contagia sulla base dell’esperienza passata e considera i fatti che possiamo considerare obiettivi.
Il secondo, quello positivo, considera la prospettiva futura, quindi agisce sulle aspettative.
Determinante è considerare che cosa pensiamo che accada per influenzare davvero quello che accadrà.
Sono noti gli esperimenti e gli studi sulla profezia che si autodetermina.
Poincarè aveva argomentato sulla rilevanza della percezione dell’ambiente esterno aprendo la strada al legame importante tra contagio, potere e linguaggio.
Qualcuno ha chiamato i sistemi a specchio “partecipazione empatica”.
Voglio fare qualche esempio semplice.
Pensate allo sbadiglio: “un uomo che sbadiglia ne fa sbadigliare altri due”
Un altro esempio semplice è quello del sorriso: se tu sorridi a qualcuno questi di solito ricambia.
Pensate all’arte o alla musica.
Il contagio positivo è un meccanismo potente di imitazione per la diffusione del benessere.
Vorrei infine segnalare il contagio della bellezza.
La bellezza considera il futuro e la promessa non la minaccia del passato.
Il nostro futuro dipende moltissimo dalla capacità individuale di scegliere il contagio positivo sia per accettarlo sia per produrlo.
Il contagio negativo va disinfettato affinché il virus psicologico invisibile ma presente non renda nulli tutti gli altri sforzi che tentano di risolvere i problemi su piani scientifici.
Occorre partire da se stessi, considerandosi in termini non fideistici o ingenui, titolari di un progetto di benessere.
Unica condizione per lottare contro il malessere incombente e convincente.
Il malessere non va inventato: è già qui, non richiede sforzo o intelligenza, mentre Il benessere va pensato, desiderato, costruito e reso contagioso.