Gaetano Manfredi giura da ministro dell’Università: Un’emozione straordinaria

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in foto Gaetano Manfredi

“Il giuramento? Per me è una grande emozione, una emozione straordinaria, non pensavo di esser così emozionato. E poi sento molto la responsabilità nei confronti del mio Paese, per cercare di fare bene”. Lo dice a Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, Gaetano Manfredi, nuovo ministro dell’Università e della Ricerca. Com’è arrivato oggi a Roma? “In treno”. Arriverà un po’ prima dell’inizio della cerimonia? “Si, mezz’ora prima per esser attenti al cerimoniale. Andrò con mia moglie e mia figlia”. Sa già quello che dovrà dire al Quirinale? “Si, c’è una piccola ‘formula’, la studierò mentre andrò al giuramento, me la ripeterò”. Come si vestirà? “Con un vestito blu notte nuovo, una camicia bianca ed una cravatta azzurra. Una scelta classica – ha detto Manfredi a Rai Radio1 – che mi ha suggerito mia moglie”. Porterà con sé un portafortuna? “Come tutti i campani sono superstizioso. Ho un piccolo portafortuna con me ma non posso dire quale, è un piccolo oggetto”. È vero che da giovane sognava di fare il giornalista? “Si, quando ero liceale era quella la mia passione, scrivere mi piaceva moltissimo e mi piace ancora”.
Lei è napoletano: è tifoso del Napoli? “No, questo è uno dei miei difetti, non sono tifoso del Napoli ma tifo per la Juventus sin da quando ero piccolo. Ed esser tifoso bianconero a Napoli non è proprio il massimo…”. Come mai è diventato juventino a Napoli? “Non sono proprio di Napoli e la squadra della mia cittadina aveva la maglia bianconera, una cosa che da bambino mi ha avvicinato alla Juve”. Qual è la prima cosa che farà da ministro? “Incontrare il consiglio nazionale degli studenti, sono loro che fanno l’Università”. Lei è laureato col massimo dei voti: c’è un esame in cui non è andato bene? “Il primo esame in assoluto, analisi di matematica. Ho preso 24”, ha detto a Un Giorno da Pecora Manfredi.