In scena danza, filosofia ed esoterismo Al San Carlo l’”Orfeo ed Euridice” di Gluck

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Orfeo ed Euridice” di Christoph Willibald Gluck è il prossimo titolo della Stagione di Lirica e Balletto del Teatro di San Carlo di Napoli. Lo spettacolo sarà presentato dal prossimo 27 maggio e fino al 4 giugno per sette rappresentazioni, complessivamente. Protagonista di questo allestimento del Lirico napoletano, Karole Armitage, che firma la regia e le coreografie dello spettacolo. Considerata esponente di primo piano dell’avanguardia delle produzioni contemporanee, il suo lavoro riesce mirabilmente a fondere insieme danza, musica e arte per impegnarsi nella ricerca filosofica anche esoterica del significato intrinseco simbolico dell’azione scenica e della danza come della musica, esprimendo al contempo lavori che mescolano efficacemente gli aspetti di ricerca e della tradizione classica. Il mirabile impianto della regia e delle coreografie sono efficacemente coadiuvate dalle scene di Brice Marden e dai costumi firmati da Peter Speliopoulos entrambi centrati sul rigore essenziale e sulla emozione, aspetto significativamente diverso dalla impostazione classica gestuale del testo che viene messo in scena. La vicenda sottesa dal libretto in realtà è lineare e semplice, si articola in poche iscene e quadri contrapposti. Anche i personaggi sono pochi: soltanto tre aspetto non secondario rispetto all’opera tradizionale. “Orfeo ed Euridice”, concepito nella forma di “azione teatrale” in tre atti di Christoph Willibald Gluck su un libretto di Ranieri de’ Calzabigi, venne rappresentato per prima volta nell’ottobre del 1762 al Burghtheater di Vienna per il giorno onomastico dell’imperatore. E’ considerata opera paradigma della “riforma gluckiana”, il tentativo di rinnovamento dell’opera seria da parte degli intellettuali della avanguardia del tempo che intendevano rinnovare le arti drammatico-musicali enucleandone gli aspetti essenziali rispetto alla impostazione convenzionale. Interessato al collegamento profondo tra poesia, musica e componenti del dramma, in particolare coreografia e gestualità, lo stesso Calzabigi ebbe a commentare a proposito della genesi dell’opera, una sua conversazione con Gluck: “gli lessi l’Orfeo e gliene declamai in più volte parecchi frammenti, sottolineando le sfumature della mia declamazione, le sospensioni, la lentezza, la rapidità, i suoni della voce, ora pesante, ora flessibile, di cui desideravo facesse uso nella sua composizione. Lo pregai contemporaneamente di bandire i passaggi, le cadenze, i ritornelli, e tutto ciò che di gotico, di barbaro, di stravagante è stato inserito nella nostra musica. Il signor Gluck aderì ai miei punti di vista”. Più volte rivisitata nel corso degli anni e modificata in funzione delle circostanze e delle necessità del tempo, l’opera ha sempre avuto grande successo e consenso.
Il maestro Francesco Ommassini sarà alla guida dell’Orchestra del Lirico napoletano.
I solisti di canto protagonisti di questa produzione articolati in due compagini: Daniela BarcellonaMarina De Liso, “Orfeo”, Cinzia Forte Alessandra Marianelli, Euridice”, Amore Giuseppina Bridelli Aurora Faggioli, “Amore”.