Capri, a rischio i trasporti per soccorso

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In foto un'eliambulanza

di Marco Milano

Sull’isola azzurra è allarme per i rischi legati alle criticità per i trasferimenti di emergenza. A lanciare l’sos è stata l’Unione Nazionale Consumatori delegazione isola di Capri che dopo aver preso visione della nota a firma del responsabile della centrale operativa 118 per l’isola di Capri ha evidenziato che nella stessa è stata “comunicata la grave criticità in atto per il servizio di trasferimento degli ammalati a terraferma”. Nello specifico nella missiva il delegato dei Consumatori Teodorico Boniello ha sottolineato come si parli di “inefficienza al servizio di illuminazione sulla piazzola dell’elisuperficie di Capri da rendere totalmente inutilizzabile la pista nelle ore notturne. A ciò va aggiunto che risulta ancora guasta, per fermo tecnico, l’idro-ambulanza tra Capri e terraferma. Insomma totale emergenza”. Da parte dell’Unione Nazionale Consumatori è stato anche ricordato come “con relazione scritta, avevamo già richiesto in più di un’occasione, al tavolo tecnico sulla sanità tra Asl ed amministrazioni locali, l’individuazione di un’area alternativa a Damecuta, nel caso questo spazio divenisse inutilizzabile per motivi di qualsiasi genere. Tale richiesta è rimasta inascoltata. La situazione attuale è di una gravità assurda ed invitiamo nuovamente Asl e comuni ad adottare gli accorgimenti necessari per garantire un servizio vitale per i cittadini isolani”. Sull’argomento è intervenuto anche il comune di Capri con il consigliere delegato alla sanità Bruno D’Orazi che ha messo in luce di aver avuto rassicurazioni dalla Regione Campania “che sarebbe stato utilizzato un elicottero con luci proprie per atterraggio notturno, se il guasto non fosse riparato in tempi brevissimi da parte dell’Aereonautica militare responsabile dell’elisuperficie”. Il consigliere del gruppo di opposizione “Capri Vera” Paolo Falco ha fatto sapere che “l’unica possibilità, poiché non è facile individuare superfici alternative sull’isola, è accelerare il più possibile il completamento dei lavori di Damecuta e nel frattempo cercare di attivare canali alternativi tra cui l’utilizzo dell’elicottero militare”.