Pil: bene Italia e Francia, rallenta la Germania

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A cura di Antonio Arricale L’Italia è fuori dalla recessione. Nel primo trimestre 2015 il Pil è tornato a crescere, con un aumento dello 0,3% rispetto all’ultimo trimestre del 2014. Lo rende A cura di Antonio Arricale L’Italia è fuori dalla recessione. Nel primo trimestre 2015 il Pil è tornato a crescere, con un aumento dello 0,3% rispetto all’ultimo trimestre del 2014. Lo rende noto l’Istat nelle stime preliminari, calcolando invece su base annua una variazione nulla. I risultati sono superiori alle attese degli analisti. Crescita ai massimi degli ultimi due anni anche per la Francia, mentre rallenta il proprio ritmo di crescita la Germania. che risulta anzi più che dimezzato rispetto al trimestre precedente. Dunque, riscontri contrastanti quelli arrivati questa mattina dal Pil delle maggiori economie dell’eurozona. Nel dettaglio. Il dato reso noto oggi dall’Istat è destagionalizzato e corretto per gli effetti di calendario. Il primo trimestre del 2015 ha infatti avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al primo trimestre del 2014. La crescita congiunturale, evidenzia l’Istituto di statistica, è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nei comparti dell’agricoltura e dell’industria e di una sostanziale stazionarietà nei servizi. Dal lato della domanda, l’Istat ha registrato un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) maggiore dell’apporto negativo della domanda estera netta. La crescita del Pil registrata nel primo trimestre dell’anno, pari a +0,3%, è la più alta da inizio 2011. Per ritrovare un aumento più significativo bisogna infatti risalire al primo trimestre di 4 anni fa, quando il Pil aumentò dello 0,4%. La variazione acquisita del Pil per il 2015, quella che si otterrebbe cioè in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell’anno, è pari a +0,2%. Relativamente al Pil francese nel primo trimestre ha segnato una crescita pari allo 0,6%, il dato migliore dal secondo trimestre 2013. Il dato si raffronta con il +0,1% del trimestre precedente e il +0,4% stimato dagli analisti. Su base annua il Pil francese registra un +0,7%, dal +0,2% del mese precedente ed in linea con le previsioni degli analisti. Dato inferiore alle stime degli analisti invece per la Germania. Nel primo trimestre una crescita del Pil in Germania pari allo 0,3%, più che dimezzata rispetto al +0,7% del mese precedente e sotto il +0,5% stimato dagli analisti. Su base annua il dato segna una crescita pari al +1%, sotto il +1,4% precedente e il +1,2% stimato dagli analisti. Ieri il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ha invitato Berlino a fare di più per quanto riguarda gli investimenti pubblici, soprattutto per quanto riguarda le infrastrutture. Borse asiatiche Chiusura positiva questa mattina per il Nikkei che ha archiviato le contrattazioni a 19764 punti con un progresso dello 0,71%. In rialzo anche Seoul dove il Kospi ha fatto registrare un guadagno dello 0,83% mentre ad Hong Kong l’Hang Seng cede lo 0,1% e Shanghai fa segnare una flessione dello 0,22%. Molti i dati macro rilasciati questa mattina soprattutto in Cina. La produzione industriale, secondo i dati diffusi dall’Ufficio nazionale di statistica, è cresciuta su bas e annua leggermente meno delle attese in aprile segnando un progresso del 5,9% contro il 6% del consensus e l’incremento del 5,6% registrato in marzo. Le vendite al dettaglio in aprile sono cresciute del 10% rallentando rispetto al 10,2% di marzo e a fronte di attese degli economisti per un incremento del 10,4%. Si tratta del tasso annuo di crescita più basso dal febbraio 2006. Secondo i dati diffusi dall’Ufficio nazionale di statistica, gli investimenti in fixed asset, statistica che comprende infrastrutture, apparecchiature industriali e costruzioni, hanno segnato il progresso più limitato in 14 anni al 12% contro il 13,5% di marzo e del consensus. Gli investimenti esteri diretti in Cina, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Xinhua citando dati del ministero del Commercio, da gennaio ad aprile sono cresciuti dell’11,1% su base annuale a 44 miliardi di dollari. Nel trimestre gennaio-marzo il progres so era stato dell’11,3% a 34,88 miliardi. Xinhua non ha citato statistiche relative al solo mese di aprile. In Giappone l’Ufficio di Gabinetto ha comunicato il dato relativo all’Economy Watchers corrente, sondaggio che determina la fiducia tra i lavoratori in Giappone in relazione all’attività economica e permette di anticipare la spesa dei consumatori. Nel mese di aprile la lettura segna un progresso, quinto mese consecutivo di crescita, a 53,6 punti da 52,2 punti di marzo (50,1 in febbraio e 45,6 in gennaio), contro attese degli economisti per 52,3 punti. Rimane per il quarto mese consecutivo sopra alla barriera di 50 punti (che separa ottimismo da pessimismo) la componente in prospettiva del sondaggio: l’outlook è infatti migliorato ancora a 54,2 punti da 53,4 di marzo (53,2 in febbraio e 50 in gennaio), contro il calo a 53,3 punti del consensus. Si tratta della lettura migliore dai 54,7 punti del dicembre 2013. Il ministero delle Finanze ha reso noto che il surplus delle partite correnti è volato a quota 2.795 miliardi di yen in marzo, ben oltre le attese degli economisti per 2.100 miliardi e quasi raddoppiato rispetto a 1.440,1 miliardi in febbraio. Il dato è tradizionalmente più solido in marzo, a causa della sua stagionalità, ma segna comunque il livello più alto dal marzo del 2008. La Bank of Japan, infine, ha comunicato che in aprile i prestiti erogati dagli istituti di credito del Sol Levante sono cresciuti su base annua del 2,6% come in marzo (dopo il 2,5% di febbraio e gennaio), contro attese degli economisti per un progresso del 2,5%, a 489.010 miliardi di yen. Escludendo i trust la crescita dei prestiti è stata del 2,7% come in marzo (dopo il 2,6% di febbraio e gennaio) a 425.292 miliardi di yen. Borsa Usa A New York i principali indici hanno chiuso la seduta in calo. Il Dow Jones ha lasciato sul terreno lo 0,2%, l’S&P 500 lo 0,29% e il Nasdaq Composite lo 0,35%. Il prezzo del petrolio è invece salito di 1,5 dollari (+2,53%) a 60,75 dollari al barile dopo che l’Opec ha rivisto al rialzo le stime di domanda globale per il 2015. I titoli delle due principali compagnie petrolifere hanno chiuso sopra la parità (Exxon Mobil +0,24%, Chevron +0,19%). Aol +18,67%. Il gigante delle telecomunicazioni Verizon Communications ha annunciato l’acquisto del gruppo internet per circa 4,4 miliardi di dollari (50 dollari per azione). Rackspace Hosting -13,50%. Lo specialista dei data center ha fornito un outlook deludente. Per il trimestre in corso i ricavi sono attesi in crescita tra l’1,5% e il 2,5% contro il +13% indicato dal consensus. PartnerRe +0,94%. Exor ha alzato l’offerta per l’acquisto del gruppo riassicurativo a 6,8 miliardi di dollari. Gap -3,79%. Le vendite della catena di negozi di abbigliamento sono calate nel primo trimestre a 3,66 miliardi contro i 3,77 miliardi di un anno prima e i 3,76 miliardi attesi dagli analisti. A parità di negozi le vendite sono diminuite del 4% contro il -1,8% indicato dal consensus. Pall Corporation +19,44%. Secondo indiscrezioni il produttore di sistemi di filtrazione potrebbe essere acquistato da una società rivale. Boeing -0,28%. Il gruppo aerospaziale ha la capacità di produrre 60 esemplari al mese del modello 737 contro le 52 unità attuali. Lo ha detto il numero uno della divisione commerciale Ray Conner. Europa Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in rialzo. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,12%, il Cac40 di Parigi lo 0,9%, il Ftse100 di Londra lo 0,2% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,5%. Italia Il Ftse Mib segna +0,67%, il Ftse Italia All-Share +0,62%, il Ftse Italia Mid Cap +0,47%, il Ftse Italia Star +0,35%. Moncler (+9%) balza in avanti con dati 1° trimestre: ricavi consolidati a €201, 0 milioni, +38% rispetto al primo trimestre (+30% a tassi di cambio costanti) e utile netto a €39,6 milioni, rispetto ad €23,5 milioni del primo trimestre 2014, con un’incidenza sui ricavi del 19,7%. La performance eccezionale di Moncler trascina al rialzo gli altri titoli del settore Salvatore Ferragamo (+2,8%) e Tod’s (+1,4%): entrambe le società comunicheranno in giornata i rispettivi risultati trimestrali. Buona performance per Banco Popolare (+2,3% a 14,78 euro) che ha archiviato il primo trimestre 2015 con utile pari a €208,8 milioni, rispetto alla perdita di 19,0 milioni realizzata nel corrispondente periodo dello scorso esercizio. Gli analisti di SocGen hanno alzato il giudizio di Banco Popolare a “buy” da “hold” e hanno portato il target price a 17 euro da 15 euro. Forte calo per Mediaset (-5,1%) che nel primo trimestre 2015 ha conseguito ricavi in lieve crescita (+1% a/a), EBIT in forte rialzo (45,9 milioni di euro, +55,0%) e utile netto a 0,7 milioni di euro, contro la perdita di 12,5 milioni di euro registrata nello stesso periodo del 2014. La reazione del mercato è dovuta alla delusione per le stime riguardanti la raccolta pubblicitaria fornite nella conference dal direttore generale di Publitalia Luigi Colombo, il quale ha confermato la stima annuale di consensus di +2/4% della raccolta in Italia, mentre per il secondo trimestre l’obiettivo sono ricavi pubblicitari in linea con l’anno prima dopo il -1,6% registrato nei primi tre mesi dell’anno. Banca Carige (-2,3%) perde terreno all’indomani del cda che ha approvato i conti del primo trimestre 2015, periodo andato in archivio con una perdita di 45,3 milioni di euro, contro l’utile da 17 milioni registrato un anno fa. Senza l’effetto negativo della valutazione ex IFRS 5 del Gruppo Assicurativo in via di dismissione la perdita sarebbe stata pari a 26,8 milioni.


I dati macro attesi oggi Mercoledì 13 Maggio 2015 01:50 GIA Bilancia partite correnti mar; 07:00 GIA Indice fiducia Economy Watchers apr; 07:30 CINA Produzione industriale apr; 07:30 CINA Investimenti fissi non rurali apr; 07:30 CINA Vendite al dettaglio apr; 07:30 FRA PIL (prelim.) T1; 08:00 GER Inflazione (finale) apr; 08:00 GER PIL (prelim.) T1; 08:45 FRA Inflazione apr; 08:45 FRA Occupati non agricoli (prelim.) T1; 09:00 SPA Inflazione (finale) apr; 10:00 ITA PIL (prelim.) T1; 10:30 GB Tasso di disoccupazione apr; 10:30 GB Variazione n° disoccupati apr; 11:00 EUR PIL (flash) T1; 11:00 EUR Produzione industriale mar; 11:00 ITA Inflazione (finale) apr; 11:30 GB Inflation Report; 13:30 EUR Verbali BCE; 14:30 USA Indice prezzi importazioni apr; 14:30 USA Vendite al dettaglio apr; 16:00 USA Scorte delle imprese ma r; 16:30 USA Scorte settimanali petrolio e derivati.