Export e imprese italiane: la crescita in Giappone, Usa e Paesi arabi e l’importanza del digitale

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L’export è da sempre un punto di forza del nostro paese, tanto che ormai l’importanza dei prodotti italiani nel mondo è chiara ed evidente a tutti. Le imprese possono oggi aprire i propri orizzonti ed espandere il mercato per i loro prodotti e servizi commerciali.

Vediamo più nello specifico gli ultimi dati e cerchiamo di capire l’importanza che ha il digitale in questa dinamica di mercato.

U.S.A. – Giappone – Paesi Arabi

U.S.A.
Cominciamo ad analizzare i dati delle tre aree più importanti commercialmente per la vendita dei prodotti italiani, e partiamo proprio dagli Stati Uniti d’America.

Gli USA sono da sempre un ottimo alleato commerciale per l’Italia, se poi si considerano i dati di settembre 2019, le esportazioni dei prodotti nostrani sono aumentate del 6.2% rispetto all’anno precedente. Interessante anche il dato riguardante i singoli settori, come ad esempio quello farmaceutico che cresce ben del 29.2%, seguito dal settore delle pelli al +9.3% e da quello dell’abbigliamento che cresce del 7.1%.

Discorso a parte meritano i dazi, grazie a questi l’export italiano assimila una crescita netta di 170 milioni di dollari annui. Da sottolineare l’enorme problema politico introdotto dal presidente degli Stati Uniti, Trump: con la nuova politica dei blocchi di esportazione ed importazione, potrebbe e con molta probabilità causerà, un ingente perdita all’export italiano.

Giappone
Altri dati molto positivi arrivano anche dal mercato Giapponese; l’Italia esporta moltissimi prodotti sul mercato asiatico. Dati alla mano, nel 2019 l’export italiano in Giappone è incrementato del +17% in soli sei mesi, questo grazie all’accordo tra Ue e Giappone avvenuto nello scorso febbraio. Per gli amanti dei settori specifici, gli scambi commerciali tra Italia e Giappone sono cresciuti del +15.9% sui formaggi e +17.1% sui vini.

Paesi Arabi
Come è sempre più evidente a tutti, i Paesi Arabi hanno una potenza economica di grandissimo impatto. Ottima notizia per l’Italia che può contare su un export di qualità in queste zone. I dati riscontrati sono di ben 12 miliardi di euro, nei solo primi sei mesi dell’anno 2019, con un giro d’affari che raggiunge i 25 miliardi complessivi.

Digital Export, la sua importanza

Dopo aver visto questi dati che parlano di una forte crescita, è anche il caso di parlare dell’importanza del digitale per l’export, anche perché in questo campo c’è ancora molta strada da fare, visto che solo il 35% delle aziende italiane investe sull’ecommerce.

L’importanza delle vendite online è ormai un dato di fatto, anche se per molti continua ad essere una realtà molto difficile da affrontare, non tanto per i mezzi che si necessitano per cominciare, quanto per il coraggio di iniziare.

Oggi chi sceglie di entrare nella logica del commercio digitale ha l’occasione di allargare i propri confini geografici e sfruttare anche quelle piattaforme di vendita ecommerce. Oltre ad utilizzare queste nuove tecniche di commercio digitale è poi possibile personalizzare tutti i propri materiali di vendita, utilizzando i servizi qualificati di desktop publishing come Global Voices così da ottimizzare ad esempio un catalogo prodotti per la nazione (e la lingua) con cui si vuole iniziare a commerciare.

Interessante come su questo aspetto sia molta attiva anche la stessa Google, che attraverso le sue competenze digitali sviluppa servizi per favorire l’export delle imprese italiane invitandole ad investire sul digitale e a gestire nel miglior modo possibile i dati e le possibilità aperte dal commercio online.