Filiera ittica, nasce il Passaporto Blu del Pescato sostenibile cilentano

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Nasce “Il Passaporto blu del Pescato Sostenibile cilentano” (Flag), strumento pensato per salvaguardare l’identita’ del pescato locale e per identificare la filiera ittica nel tratto della costa dell’Alto Cilento, da Agropoli a Casalvelino. Partito dalla Camera dei Deputati passando per Napoli, si conclude domani a Ogliastro (SA) il tour di presentazione dell’iniziativa sostenuta dalla Regione Campania, con il convegno ‘Il Pescato Cilentano, sostenibilita’ e identita”. “Il mare cilentano offre, ancora oggi – spiega Mauro Inverso, Presidente Flag Cilento Mare Blu – un pescato caratterizzato da una forte identita’ che rappresenta un patrimonio di valori incommensurabili in termini di unicita’, di qualita’ e di sostenibilita”’. Fondamentale sara’ quindi la tracciabilita del prodotto, dal mare alle tavole. ”Tutto cio’ assicurera’ ai consumatori la possibilita’ di acquistare un prodotto fresco, sicuro, ecocompatibile e sano, come insegna la dieta mediterranea e di assicurare un reddito ai pescatori”. I pescatori nel Cilento – spiega il presidente di Fareambiente, Vincenzo Pepe – sono rimasti in pochi. Siamo nella terra che incanto’ Ancel Keys, che proprio qui conio’ la definizione di Dieta Mediterranea, espressione con cui il nutrizionista e fisiologo americano voleva rappresentare uno stile di vita basato su una biodiversita’ storica, sociale, antropologica e naturale eletta, non a caso, patrimonio immateriale dell’Unesco”. Il Flag, dopo che a presentazione delle linee programmatiche, entrera’ in una fase operativa, coinvolgendo le associazioni di pescatori.