Idee e talenti oltre l’orizzonte dei numeri

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Rampante protezionismo commerciale e dirompenti trasformazioni digitali hanno scosso l’economia tedesca. Con la Germania in forte frenata, all’alba di una ventilata recessione, è apparso pesante il bilancio dei distretti del nuovo triangolo industriale formato da Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, il cui primo mercato di sbocco è quello tedesco, tanto da indurre qualcuno a definire il Veneto un “distretto della Baviera”.
Storie di successo come quelle dei distretti non hanno invogliato un folto gruppo di economisti a curarsi delle prove offerte dalla storia, tutt’altro che semplici aneddoti. Essi hanno imboccato una sola strada in direzione della storia: quella dell’indagine statistica che va sull’ottovolante dei dati. Tra il 2016 e il 2018, le ruggenti cifre in blu li portarono a magnificare i record dell’export. Dal 2019, i pallidi numeri dell’export volgenti in rosso scuro hanno cominciato a fare paura.
Per vedere oltre l’orizzonte contingente, l’attenzione va distolta dai fattori di produzione (terra, lavoro e capitale) ereditati dalle passate rivoluzioni industriali, per concentrarsi sulle idee e i talenti. Nascoste dietro lo scambio di merci, ci sono idee e competenze che abbattano le barriere sociali alzate dalla geografia, dalla lingua parlata e dalla cultura. Scesi dall’ottovolante, si cambia percorso per incamminarsi verso la foresta pluviale che ha il nome di ecosistema.

piero.formica@gmail.com