Pentito Mutolo: “La mia vita oggi è fede e arte”

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Palermo, 18 nov. (Adnkronos) – di Elvira Terranova

“La mia vita ormai è fatta di fede e di arte”. con ventidue omicidi alle spalle, killer ed autista del capo dei capi corleonese, il sanguinario Totò Riina, parla della sua nuova vita. Di “uomo di fede e uomo d’arte”. Nei giorni scorsi, come scrive oggi Repubblica, è stata inaugurata a Giulianova una mostra voluta con forza dal giuliese Gabriellino Palestini, noto come ‘uomo Plasmon’ per un carosello degli anni Sessanta. Mutolo conobbe Palestini negli anni Ottanta quando era nel carcere a Teramo, trasferito da Sulmona e dove per un periodo restò in libertà vigilata.

“Ho conosciuto Palestini negli anni Ottanta – racconta oggi Mutolo in una intervista all’Adnkronos – ed è nata una bellissima amicizia, vera e profonda. Molte amicizie vanno e vengono, si rompono, quella nostra, anche se ha avuto momenti tristi, è sempre andata avanti. Lui in galera e io al maxiprocesso ma i nostri rapporti sono sempre andati avanti”.

“Io l’ho fatto conoscere a tanti siciliani, molti dei quali sono stati uccisi. Parlo, ad esempio, di Bontade o Riccobono. Lo rispettavano tutti perché era una persona educata” “Palestini – prosegue Mutolo, che a febbraio compirà 80 anni – era l’unica persona che quando arrivava a casa mia aveva una stanza tutta per sé. Non andava in albergo, tanta era la fiducia”.

“Dopo tanti anni di sventure ci siamo ritrovati – dice ancora Mutolo – e abbiamo deciso di organizzare la mostra a Giulianova”. Per Mutolo “la pittura è l’unico amico che non mi ha mai tradito. L’unico amico con cui trascorrere tutta la giornata. Non ho bisogno di nient’altro”. E spiega che i suoi quadri “diventeranno famosi tra 50 o 100 anni, anche se già li vendo a buon prezzo”.

E rivela di avere venduto i suoi quadri “anche a 700 euro l’uno”. Buona parte dei soldi che ricava dalla vendita dei suoi quadri finiscono in beneficenza. “La mia vita è fede e arte”, continua a ripetere come un mantra.