Arno, la piena fa paura

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Roma, 17 nov. (Adnkronos) – Il maltempo non dà tregua. Situazione fortemente critica in tutta la Toscana: . Paura per la piena dell’Arno a Lastra a Signa, a valle di pochi chilometri da Firenze. Numerosi gli allagamenti che si sono registrati nel territorio comunale con chiusure di strade e sottopassi. Il fiume ha raggiunto il colmo di piena a Incisa Valdarno (Firenze) intorno alle 11 di questa mattina con una portata di 1.500 metri cubi al secondo. Per l’esondazione del fiume è stato chiuso in mattinata in località Le Sieci un tratto della strada statale Tosco-romagnola. L’amministrazione comunale di Pontassieve (Firenze) ha fatto evacuare precauzionalmente i residenti delle abitazioni allagate collocate sul tratto interessato. Sempre a Pontassieve è esondato il fiume Sieve. A Firenze l’ondata di piena dell’Arno è transitata nel tratto cittadino del fiume mantenendosi sotto il secondo livello di criticità.

Nella conferenza stampa tenuta stamani nella Sala operativa della Protezione civile, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha spiegato che “le dighe hanno funzionato, la quantità di acqua entrata nella diga di Levane è uguale a quella che è uscita. Non è stata utilizzata la cassa di Figline Valdarno, perché è a soglia fissa”. Quanto alla piena a Firenze “al momento non si prevedono rischi particolari, non dovrebbero esserci particolari problemi di tenuta. Si può prevedere qualche esondazione dei canali minori, intorno a Firenze”. “La piena sta scemando sia sul Bisenzio che sull’Ombrone. Ora c’è un’allerta rossa per quanto riguarda l’Arno da Empoli in poi. Con i nostri tecnici prevediamo che il picco a Pisa arrivi nella notte, ma abbiamo due riserve, una a Roffia e poi lo scolmatore”, ha aggiunto Rossi. A Pisa il sindaco ha firmato due ordinanze: una per la chiusura delle attività commerciali a partire dalle ore 18.30 di oggi in tutto il territorio comunale e una per la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per domani.

“Un’altra criticità è a Cecina nel livornese – ha detto il governatore Rossi – Il picco di piena sta arrivando, ma c’è ancora una cassa non invasata. Il grossetano è stato martoriato dalla pioggia, la tromba d’aria ha fatto danni su Orbetello e su Manciano. C’è stata l’esondazione del Magione. Un’ordinanza del sindaco ha stabilito che chi abita al piano terra dovesse salire al primo piano, e chi dista meno di 400 metri dai corsi d’acqua dovesse allontanarsi. L’Ombrone grossetano dovrebbe raggiungere il picco nelle prossime ore. E’ previsto che possa esondare nella golena. Nel senese ci sono alcune criticità sulle strade provinciali”. E “le previsioni del tempo per domani non preannunciano nulla di buono. Ma faremo ogni sforzo per governare queste situazioni. Abbiamo un sistema di protezione civile collaudato, che ha la capacità di andare subito al nodo. Sono stati straordinari i vigili del fuoco e straordinari i sindaci, che sono stati sempre sul posto e hanno giustamente adottato provvedimenti di precauzione”.

Numerose le segnalazioni di frane e alberi caduti sulle strade provinciali. A causa del tempo è stato chiuso questa mattina il Giardino di Boboli a Palazzo Pitti a Firenze. Per le forti piogge in via Bugiardini 21 a Firenze è crollato un muro di contenimento all’interno di un condominio. Sono rimaste danneggiate 6 autovetture in sosta. Nessuna persona è rimasta ferita. Nel territorio comunale di Barberino Tavarnelle, in provincia di Firenze, i problemi maggiori si sono verificati in strada del Mulino, nella zona più a sud del territorio comunale, in località Zambra, dove a causa della piena del torrente Elsa sono state fatte evacuare in via precauzionale 23 famiglie. A Ginestra Fiorentina (Firenze) una vettura è rimasta bloccata in via Castiglioni a causa della strada allagata. La donna che era alla guida si è rifugiata sul tetto dell’auto, è stata raggiunta da una squadra dei vigili del fuoco con un gommone ed è stata portata in salvo.

Situazione critica del fiume Ombrone a Grosseto. Oltrepassati i 6.5 metri di altezza sull’idrometro Berrettino. A causa del maltempo i vigili del fuoco sono impegnati in numerosi interventi per allagamenti nella zona sud della Maremma, in particolare a Capalbio e Orbetello. In località Polverosa nel comune di Orbetello, in seguito a una tromba d’aria, sono state evacuate 20 persone a causa del forte vento che ha scoperchiato i tetti delle abitazioni. Un uomo rimasto aggrappato a un albero, immerso nell’acqua corrente durante l’esondazione di un torrente, è stato salvato dai pompieri. Nel Grossetano il fiume Albegna in piena ha superato il secondo livello di guardia e in alcuni punti della campagna ha tracimato senza però raggiungere alcuna abitazione.

Il fiume Cecina è sotto controllo nella zona di ponte Ginori a Cecina (Livorno). La situazione più critica riguarda il fiume che è esondato nella zona La Cinquantina dove sono state evacuate in via precauzionale 516 persone. Numerosi interventi dei vigili del fuoco anche in provincia di Arezzo per alberi caduti sulla sede stradale e allagamenti. Le zone più colpite sono quelle del Casentino e del Valdarno. A Loro Ciuffenna la frana di un muro ha interessato la casa sottostante arrecando danni all’ingresso dell’abitazione. Nessuna persona ferita, evacuata la famiglia residente nell’edificio. Nel Senese disagi nella frazione Arbia, nel comune di Asciano, dove il fiume Arbia ha esondato.

EMILIA ROMAGNA – Stefano Bonaccini ha chiesto di intervenire in anticipo a ‘Tutta un’altra storia’, la manifestazione del Pd in corso a Bologna. “Scusatemi, ma a Budrio e in altre zone c’è una piena storica, abbiamo qualche rischio di rottura di argini, credo sia giusto stare là”, ha spiegato il governatore dell’Emilia Romagna.