La creatività è donna
Napoli, parte il Vivaio

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Gli imprenditori campani diventano mentori delle creative del Vivaio Donna: stilisti, architetti, aziende produttrici di abbigliamento e accessori moda, interior designer, imprenditori del giocattolo, si impegnano per valorizzare il patrimonio creativo Gli imprenditori campani diventano mentori delle creative del Vivaio Donna: stilisti, architetti, aziende produttrici di abbigliamento e accessori moda, interior designer, imprenditori del giocattolo, si impegnano per valorizzare il patrimonio creativo napoletano e sostenere la nascita di nuove imprese al femminile. Vivaio Donna è un progetto promosso dal Comune di Napoli nell’ambito degli interventi finalizzati allo sviluppo e alla coesione col Programma “Donne per lo sviluppo urbano” e si svilupperà dal 16 aprile al 5 maggio con stilisti, architetti, aziende produttrici di abbigliamento e accessori moda, interior designer, imprenditori del giocattolo, impegnati a valorizzare il patrimonio creativo napoletano e sostenere la nascita di nuove imprese. Fiore all’occhiello dell’iniziativa sono i partners: Cidis onlus, Carlo Borgomeo & Co., Theorema, Studio Come. L’obiettivo è promuovere l’occupazione e sostenere la creazione di imprese femminili con azioni tese a combattere disparità legate a situazioni sociali, economiche, culturali, etniche. Il “Vivaio” è uno spazio polifunzionale nel centro di Napoli, un luogo fisico ma anche simbolico e virtuale, che accoglie, accompagna nel “tempo del decollo” e rafforza le competenze delle donne in possesso di un talento artigianale o artistico da valorizzare. Sono state 110 le donne ammesse che hanno intrapreso un percorso di creazione e consolidamento della propria idea imprenditoriale, attraverso lezioni e incontri one-to-one con tutor e managerdi settore. Un ulteriore processo selettivo ha individuato 70 partecipanti. Stiliste, sarte, interiordesigner, creatrici di gioielli e accessori moda, upcycler, ricamatrici: a loro sono dedicati i 4 appuntamenti con imprenditori campani che si sono affermati nel campo dell’abbigliamento e dell’accessorio moda, del design e del giocattolo. Si discuterà degli errori da evitare, le fiere su cui puntare, i trucchi del mestiere: veri e propri incontri di mentoring in cui le creative sono invitate a presentare il proprio progetto imprenditoriale, proporre collaborazioni e soddisfare dubbi e curiosità sulla pianificazione e realizzazione di una realtà aziendale di successo. “Il Vivaio Donna è una sorta di infrastrutturazione sociale in cui le donne – dichiara Giuseppe Avallone, partner della Carlo Borgomeo& Co – possono esprimere il loro talento ma anchepartecipare a diverse attività formative e di mentoring che puntino all’autovalutazione con lapossibilità di creare associazioni e imprese. Lo scopo finale del “ Vivaio donna” è dunque quello di creare un’identità, un’autonomia professionale in cui far uscire le donne dall’area grigia del mercato del lavoro. Uscire dal sommerso per entrare in un circolo virtuoso che genera vantaggi competitivi e valorizzi maggiormente l’abilità e la produzione creativa delle donne. Tuttavia, il ‘saper fare’ da solo, soprattutto nei momenti di crisi, non basta – conclude Avallone – occorre mettere in campo gli strumenti necessari per tradurre queste competenze in progetti sostenibili anche nel lungo periodo e, da qui, l’importanza di creare una interfaccia con imprese, stilisti e designer di successo”. Gli imprenditori coinvolti: Gabriella Amodio; Nino Lettieri; Daniela Forino; Bianca Imbembo; Mary Palomba e Maurizio Palumbo; Andrea Jandoli e Paola Pisapia; Masisà.Fiore all’occhiello dell’iniziativa sono i partners: Cidis onlus, Carlo Borgomeo & Co., Theorema, Studio Come. L’obiettivo è promuovere l’occupazione e sostenere la creazione di imprese femminili con azioni tese a combattere disparità legate a situazioni sociali, economiche, culturali, etniche.