Diplomatici di 33 Paesi a Napoli per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei

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Il 27 Settembre 2019, oltre 50 tra diplomatici ed esponenti istituzionali – in rappresentanza di 33 Paesi – si sono incontrati a Napoli, presso la sede della Regione Campania, per partecipare alla giornata informativa sulla pianificazione per il rischio vulcanico ai Campi Flegrei. Presente anche la Joint Force Command-Nato, con sede a Napoli, e la Nato Standardization Agency, oltre ai rappresentanti del Dipartimento della Protezione Civile, della Regione Campania e della Prefettura di Napoli.Nel corso della mattinata i Direttori generali del Dipartimento della Protezione Civile, Agostino Miozzo e Luigi D’Angelo hanno illustrato le competenze della protezione civile italiana, le attività che si svolgeranno durante l’esercitazione Exe Campi Flegrei 2019, che si terrà dal 16 al 20 ottobre nei comuni della zona rossa e il piano nazionale di protezione civile per i Campi Flegrei. L’esercitazione sarà l’occasione per verificare gli aspetti strategici, operativi e metodologici delle pianificazioni di settore e territoriali.
“Ogni cittadino che si trova in un’area a rischio durante un’emergenza è un considerato dal Sistema di protezione civile un cittadino da salvare, non importa da quale Paese provenga o che origini abbia” ha detto il Direttore Miozzo nel corso del suo intervento. È stato inoltre presentato ai partecipanti il nuovo sistema di comunicazione IT-Alert che sarà operativo nei prossimi mesi e che consentirà al Dipartimento della Protezione Civile di informare tutti i cittadini presenti in un’area a rischio grazie all’invio di un avviso sul loro smartphone. La Regione Campania, rappresentata dal Direttore alla Protezione Civile Italo Giulivo e dall’ingegnere Roberta Santaniello dell’Ufficio di Presidenza, ha illustrato il piano di allontanamento della popolazione dalla zona rossa che sarà testato, tra gli altri, durante l’esercitazione. Non sono mancati i momenti di costruttivo dibattito tra i partecipanti. In particolare durante il meeting c’è stato spazio per un confronto sulle misure di assistenza e sull’allontanamento degli stranieri presenti, per turismo o per lavoro, in zona rossa, durante le fasi che precedono una possibile eruzione. È fondamentale concordare con i rappresentanti esteri le procedure di informazione, tra le autorità di protezione civile e le rappresentanze consolari e diplomatiche, per l’evacuazione della popolazione dalla zona rossa flegrea, dove l’unica misura di salvaguardia in caso di eruzione è l’allontanamento. Nel pomeriggio i partecipanti hanno visitato la sede dell’Osservatorio Vesuviano, sezione di Napoli dell’Ingv, che svolge attività di ricerca scientifica e di monitoraggio di Vesuvio, Campi Flegrei, Ischia e Stromboli. I Campi Flegrei, in particolare, sono un vulcano ad alto rischio, sia per lo stile eruttivo sia per la presenza di un significativo numero di persone – non solo italiane – presenti nell’area.