Whirlpool, il Governo: A Napoli chiusura immotivata, l’azienda deve fare chiarezza

56
In foto da sinistra Stefano Patuanelli e Giuseppe Conte

Il Governo ritiene non soddisfacenti e non risolutivi i contenuti della lettera” di Whirlpool nella quale l’azienda ha comunicato di voler sospendere la cessione dei rami d’azienda diNapoli fino al 31 ottobre. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi dopo l’incontro con i sindacati. “Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, hanno deciso di avviare un’interlocuzione con i vertici di Whirlpool per capire se ci siano ulteriori elementi di novità” e il governo “ritiene indispensabile sollecitare i vertici Whirlpool a far chiarezza”.
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, hanno incontrato oggi i sindacati in merito alla vertenza Whirlpool. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi. Nel corso dell’incontro, si è preso atto della lettera inviata dalla dirigenza Whirlpool alla Presidenza del Consiglio, nella quale l’azienda ha comunicato di voler sospendere la cessione dei rami d’azienda di Napoli fino al 31 ottobre. Il Governo ritiene non soddisfacenti e non risolutivi i contenuti della lettera. Il presidente Conte e il ministro Patuanelli – prosegue la nota – hanno deciso di avviare un’interlocuzione con i vertici di Whirlpool per capire se ci siano ulteriori elementi di novità, con particolare riguardo al superamento definitivo del precedente piano di reindustrializzazione. Il governo è determinato a mettere in campo tutte le azioni necessarie, per quanto di propria competenza, per mantenere questo presidio industriale. Pur nella consapevolezza che le soluzioni industriali spettano all’azienda, il governo ritiene indispensabile sollecitare i vertici Whirlpool a far chiarezza su quali siano gli ostacoli e le difficoltà che impediscono la prosecuzione del progetto e degli impegni già assunti. L’intento è creare tutte le condizioni perché venga mantenuto sul territorio il presidio industriale e vengano salvaguardati i livelli occupazionali.