L’Econaissance e l’aratro del cambiamento

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Intreccio di Economia, Conoscenza e Rinascimento, Econaissance è un agente di cambiamento che interviene a mutare i valori a seguito delle crescenti difficoltà incontrate dalla scienza economica. Vogliamo contribuire con le nostre visioni e proposte allo smantellamento dell’edificio burocratico che va sotto i nomi di “come non farlo” o “non si può fare”, proprio come l’Ufficio di Circumlocution incarnato da Charles Dickens (1812-1870) nel suo Little Dorrit (1857). Ad abitare quell’edificio sono burocrati esperti su come ostacolare l’innovazione per favorire lo status quo che porta loro enormi benefici. Basti pensare ai tanti programmi burocratici che ostacolano l’innovazione, mettendosi tra coloro che la concepiscono e i suoi potenziali utilizzatori. Un esempio eclatante tra i tanti è stato riportato da AEIdeas Blog, @AEI’s Public Polocy blog, News & analysis on economics, foreign politcs, and culture: “Il successo dei programmi di innovazione sponsorizzati dal governo dell’UE è misto. Quaero e Teseo, destinati a sfidare Google, sono stati zoppicati dall’arroganza politica. Detto semplicemente, testare e imparare dagli utent ogni singola interazione ha un vantaggio rispetto alle innovazioni progettate dai burocrati” (Layton, 2019).
Il mutamento apre un ampio ventaglio di possibilità che invitano prima a sognare e poi a fare. Ci lasciamo alle spalle il mondo del rischio che incute paura tanto da non far vedere le opportunità o scartarle una volta chi si presentano. Il timore cresce mentre continuiamo a ritirarci dalla confortevole zona di crescita economica e benessere in conseguenza della presunta crescente scarsità di risorse, quando la causa principale è il deficit di creatività e cultura imprenditoriale provocato dal permanere di regole e paradigmi affermatisi. Le imprese trasformative che nascono da scoperte, invenzioni e innovazioni liberano risorse che creano abbondanza. L’Econaissance si assume il compito di arare il suolo e poi di seminare i semi da cui germoglieranno le piante delle imprese trasformative.