Campania, De Luca: Piano per il lavoro, nuovi concorsi in vista a settembre e a gennaio

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in foto Vincenzo De Luca

“Credo che a fine settembre faremo un secondo concorso, sempre per posti a tempo indeterminato, per 650 assunti nei centri per l’impiego, e mi auguro a gennaio di fare un secondo concorso nell’ambito del Piano per il lavoro se, come mi auguro, avremo altre decine di Comuni che chiederanno di avere nuovi assunti con l’aiuto della Regione”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervenuto questa mattina a Radio Crc. Parlando del concorso in atto, De Luca ha ricordato che “le prove scritte sono in corso e hanno partecipato 303mila giovani, a conferma di una fame di lavoro che oggi nel Sud è fortissima. Entro il 26 settembre finiscono le prove scritte e l’obiettivo è di mandare a lavorare 3mila giovani tra ottobre e novembre, in maniera pulita, corretta, senza porcherie clientelari. Giovani a cui cambiamo la vita, perché è un lavoro stabile che ti cambia la vita, non un po’ di assistenza. Partiamo con un anno di formazione pagato dalla Regione dopodiché lavoro a tempo indeterminato, una rivoluzione”.

Ministri del Sud? Non cambia niente

“Tanti ministri del Sud? Non ho nessun entusiasmo, anzi per essere chiari: per me ovviamente cambia il fatto di avere un Governo con più sensibilita politica per il Sud, ma dal mio punto di vista non cambia niente”, ha poi detto De Luca. “La Campania – ha aggiunto – deve imparare a contare sulle sue forze e a muoversi sul piano nazionale con l’autorevolezza che le deriva dai fatti, dalle cose che realizza e non da protezioni romane. Dal mio punto di vista non cambia niente. Mi entusiasmo poco, mi entusiasmerò quando vedrò i risultati”, ha concluso.

Sanità, Speranza metta fine al commissariamento o sarà guerra

“Ho incontrato Speranza qualche giorno fa a Roma, credo il giorno stesso del giuramento. Gli ho fatto gli auguri di buon lavoro ma gli ho anche ricordato che è pendente presso il Ministero la nostra richiesta per la conclusione del commissariamento”, ha detto quindi il presidente della Regione ricordando che “con il precedente ministro della Salute non avevamo un grande feeling. Ma – ha aggiunto parlando a Radio Crc – lasciamo perdere il passato. Avevamo fatto due o tre mesi fa la richiesta per chiudere il commissariamento e ho ricordato al nuovo ministro che la richiesta è pendente e lavoriamo con l’obiettivo di chiudere 10 anni di commissariamento entro il mese di novembre. Se sarà così bene, sennò faremo la guerra e ci difenderemo in tutte le sedi, a conferma che ministri amici o meno amici per la Campania non cambia nulla, noi ci muoviamo sulla base di quello che è nostro diritto ottenere sulla base dei risultati prodotti”.

Dall’esecutivo mi aspetto meno tweet e palle e più serenità

“Dal nuovo Governo mi aspetto una cosa che è stata annunciata: meno tweet, meno palle quotidiane e una maggiore serenita per l’Italia. Mi auguro che si apra, dopo la stagione della violenza, delle offese, del linguaggio sgangherato, la stagione della buona educazione. Già questo sarebbe una grande rivoluzione”, ha affermato ancora De Luca. “Abbiamo alle spalle 10 anni di violenza del linguaggio, di salti in piazza, di offese agli interlocutori, di tensione continua. Non credo che un Paese possa vivere permanentemente come fosse in guerra. Serve serenità, confronto, idee, opinioni in un contesto di rispetto reciproco. Mi aspetto un Governo più concreto, meno chiacchiere, meno tweet, meno palle quotidiane, meno ministri impegnati più a fare registrazioni televisive che a lavorare”.

Autonomia, la prima ipotesi messa in campo è tramontata

“Credo che la prima ipotesi di autonomia, quella che avrebbe comportato la rottura dell’unita nazionale, del sistema scolastico unitario e del sistema sanitario unitario, sia molto probabilmente tramontanta. Dico molto probabilmente perché qui bisogna sempre stare sempre con gli occhi aperti”. De Luca ha ricordato che “la Campania ha avuto un grande merito quando, a febbraio, ha fatto un’iniziativa fortissima contro l’autonomia diferenziata e quando abbiamo avavnzato una nostra proposta che si poneva obiettivi di sburocratizzazione e non di rottura dell’unita nazionale. Il dibattito nazionale ha preso un’altra piega, ora seguiremo l’evoluzione del dibattito”. Secondo De Luca “l’autonomia deve significare avvicinare le decisioni ai cittadini, non perdere 3 anni per un parere del Ministero dell’Ambiente per un dragaggio nel porto, rivedere le competenze delle Soprintendenze almeno per i pareri ambientali insignificanti, semplificare la vita delle imprese e dei cittadini ed evitare che l’Italia rimanga un Paese impaludato, nel quale per realizzare un’opera ci mettiamo 15 anni anziché uno”.

Regionali, mi presento con i risultati. Liste già in campo

“Coalizioni? Per amor di dio, comincio a leggere di coalizioni, intese. Pensiamo a lavorare, io mi presenterò ai cittadini campani con i risultati e abbiamo già realizzato il 150% del programma presentato. Le liste sono già in campo, siamo attivi da anni, non è un problema” ha detto rispondendo a una domanda sulla sua ricandidatura alle elezioni regionali del 2020 in Campania e sugli schieramenti che parteciperanno alla competizione elettorale. “Per quanto mi riguarda – ha spiegato De Luca – ogni discorso dovrà partire e terminare dai fatti: qual è il risultato del governo regionale nel campo della scuola, dei trasporti, dell’ambiente dei fondi europei, dell’aiuto alla povera gente? Di questo si deve ragionare e non, come capita 9 volte su 10, di palle politiciste, di alleanze e controalleanze. Il mio obiettivo è presentarmi ai cittadini campani che mi hanno dato l’onore di dirigere la Regione con i risultati alla mano: questo era il programma presentato quando mi sono candidato, questi sono i risultati. Posso anticipare che già oggi abbiamo realizzato il 150% del programma presentato, questa è la base di ogni discussione per quel che mi riguarda”. Rispondendo a una domanda sulle liste da mettere in campo in vista delle regionali, De Luca ha risposto che “sono già in campo, siamo attivi già da anni, non è questo il problema. Mi interessa chiarire che non ho nessuna voglia di fare chiacchiere politiciste, non dobbiamo distrarci per un attimo dagli obiettivi che abbiamo. La politica politicante la lasciamo agli statisti”, ha concluso.